Che la Marcuzzi si tinga le ciglia di nero a Londra, o che la Minetti -chissà poi perchè- abbia sempre paura di essere vista come un oggetto sessuale, lo posso scoprire in un solo posto: dal parrucchiere.
Il regno dei prodotti per capelli, delle cartine di stagnola, dei pettini, delle piastre.
E delle riviste di gossip italiano.
Io sono una di quelle persone che porta sempre un libro in borsa: so che magari non lo leggerò, ma mi “tranquillizza” l’idea di avere un supporto dietro.
Ho provato anche dal parrucchiere, ma capita sempre la stessa cosa: lo tiro fuori, comincio a leggere le prime righe e vengo interrotta.
Il mio lavora nel negozio di sua madre, ed il target di cliente di quest’ultima è uno.
La signora anziana.
La vedi con la coda dell’occhio, seduta nella postazione accanto alla tua; ti scruta, cerca uno spunto per attaccare bottone.
Ogni tanto si guarda in giro per poi continuare a fissarti e alla fine si fa avanti.
<<Che belle queste ragazze>>, dice osservando me e Sorella.
Lei però ha tutti i capelli freschi di piega io, con la cuffia per i colpi di sole, sono facile obbiettivo di sfottò.
Non so se sentirmi molto lusingata o presa in giro.
Sorridiamo.
Inizia a farci notare quanto non ci assomigliamo, nel caso non ce ne fossimo mai accorte, e con lui le ovvietà da “Trova le differenze”.
<<Eh, lei ha gli occhi chiari, mentre tu hai gli occhi scuri. Tu sei bionda e tu sei mora. Una però è più chiara di pelle e l’altra è più scura>>.
Terminando con il naso, che è l’unica cosa comune che odiamo entrambe.
Ma ciò che una persona anziana sa fare meglio è parlare di se stesso, senza fermarsi neanche davanti alla smorfia più annoiata.
Per questo, quando la suddetta signora ha cominciato a raccontare di come fossero meno libertine le ragazze cinquant’anni fa, ho aspettato un attimo di silenzio, e facendo finta di aver inteso che il discorso fosse arrivato al termine, ho alzato l’impegnativa rivista.
Non so perchè, ma un libro non ferma domande e chiacchiere, un settimanale di gossip sì.
Quindi ho ringraziato la carta patinata e fingendomi molto interessata, ho finito l’articolo sui fondoschiena delle storiche compagne di Ramazzotti.
Ricetta rivisitata da un vecchio numero di Sale&pepe, per renderla più adatta all’arrivo del caldo.
Le uniche differenze sono il tipo di yogurt (non greco) e il cacao al posto della cannella.
Il risultato sarà un crema fresca e dal sapore delicatissimo, il tutto in neanche un’ora.
Ingredienti per 4 persone
– 400g di ricotta
– 200ml di latte scremato (più un paio di cucchiai)
– 2 cucchiai di caffè solubile
– 100g di zucchero a velo
– 125g di yogurt alla fragola
– cacao amaro per spolverizzare
Sciogli in due cucchiai di latte il caffè solubile.
In una ciotola (o nella planetaria) unisci la ricotta, lo zucchero a velo, il caffè e lo yogurt, e sbatti con delle fruste elettriche.
Quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati bene, dividi il composto in quattro bicchieri (o ciotoline) e riponi in frigo per 30-45 minuti.
Poco prima di servirle, prepara la schiuma di latte.
Se non hai gli strumenti adatti per farla, metti i 200ml di latte freddi di frigo in un contenitore a chiusura ermetica.
Comincia quindi a sbattere con le mani il barattolo, per una trentina di secondi.
A questo punto togli il tappo e passa in microonde per 20-30 secondi, a potenza media. Quando vedi che sta per strabordare, puoi spegnere.
Togli i bicchieri dal freezer e poni sulla superficie la schiuma, aiutandoti con un cucchiaino.
Spolverizza la superficie con del cacao amaro e servi immediatamente.
Alcune note
Usa assolutamente una buona ricotta o la consistenza finale non sarà vellutata.
Lo yogurt alle fragole si sposa benissimo con il sapore del caffè, ma ovviamente puoi cambiarlo o sceglierne semplicemente uno naturale o greco. Idem per il tipo: magro per un dessert light, intero per uno più corposo.
Il metodo per ottenere la schiuma senza strumenti adatti l’ho trovato qui, mentre se vuoi più delucidazioni per ottenerne una perfetta dai un’occhiata qui. Le regole fondamentali sono però quelle di usare un latte meno grasso possibile, freddissimo di frigo, e non riempire il contenitore in cui lo andrai ad agitare per più di 1/3 del suo volume.
Questo dessert puoi anche farlo in coppe o calici, devi solo avere lo spazio in freezer.