“Finalmente sta arrivando l’estate”, dirà qualcuno. Io no.
Poi non è che non mi piaccia; mi basterebbe che le temperature non superassero i 25°. E che il sole non mi accecasse.
Lo so, ti sembrerò odiosa ma, come mia nonna, non sopporto di svegliarmi nel cuore della notte e sentire che il calore e l’umidità sarebbero in grado di far lievitare l’impasto del pane in cinque minuti.
Ho gli occhi di mio padre: verdi come i suoi, che diventano rossi con nulla come succede a lui e che lacrimano al primo raggio di sole un po’ più forte del solito.
E’ genetica: non vado molto d’accordo con la stagione alle porte…
Però. Si, c’è un però.
Una cosa che amo dell’estate è la sera, all’ora di cena. Quando inizi a sentire la pelle respirare, e il sole ti da un po’ di tregua.
Mi piace vedere il giardino all’ombra, con il tramonto che illumina, con tonalità sul rosa, l’arancione ed il rosso, solo le case dell’isolato dopo.
E mi sembra di tornare a qualche anno fa, quando io, mia madre e mia sorella eravamo capaci di mangiare anche alle 17, e ricenare con mio padre quando arrivava a casa da lavoro.
L’altro giorno, proprio noi tre siamo tornate tardi a casa, dopo un pomeriggio passato fuori.
Di corsa abbiamo messo sul fuoco la solita minestra, ma io e il Topo (uno dei soprannomi con cui chiamo mia sorella) non avevamo intenzione di mangiare quella.
Quindi cosa fare in mezz’oretta, di sfizioso ma non (troppo) pesante?
Ingredienti per ogni persona
– una zucchina tonda
– riso
– due olive
– timo, basilico, rosmarino
– ¼ di scalogno
– olio, sale q.b.
– vino
– acqua
– 3 bacche di pepe rosa più altro per insaporire
Metti sul fuoco un po’ d’acqua. Dev’essere abbastanza da poter immergere la zucchina.
Prendi poi l’ortaggio, lavalo bene, e taglia la parte superiore orizzontalmente, poco sotto il “picciolo”. Con un cucchiaino svuota l’interno e tienilo da parte. Fai attenzione a non rompere quello che sarà il tuo piatto.
A questo punto prendi una padella, aggiungi tre cucchiai circa di olio e affetta lo scalogno grossolanamente.
Accendi il gas e fai soffriggere. Intanto taglia l’interno della zucchina a pezzetti e fai lo stesso con le olive. Aggiungi alla padella e fai rosolare per qualche secondo, sempre mescolando.
Per regolarti con il riso, riempi la zucchina per un terzo circa e svuotala poi nel soffritto.
Fallo tostare per un paio di minuti e aggiungi un po’ di vino in modo da coprirlo totalmente (ma senza farlo annegare).
Appena evapora completamente aggiungi dell’acqua -giusto quel poco per ricoprire il riso. La cosa migliore da fare sarebbe avere del buon brodo caldo a disposizione, io che ero di fretta ho usato direttamente l’acqua bollente del rubinetto.
Se non hai il brodo, sala con un po’ di sale fino (essendo poco riso).
Continua ad aggiungere un po’ di acqua/brodo ogni qual volta evapori tutto.
Intanto l’acqua avrà preso bollore (e puoi usarla anche per il risotto), quindi prendi la zucchina e falla sbollentare per circa 5 minuti: deve diventare più morbida, mantenendo però la sua consistenza.
Una volta pronta toglila e asciugala.
Nel frattempo prendi il timo, il basilico ed il rosmarino (o altre erbette che ti piacciono) e tritali fino a ridurli a piccoli pezzetti.
Quando il risotto sarà pronto, aggiungi in questo le erbette, un filo d’olio, aggiusta di sale e dai una spolverata di pepe rosa (o normale se non lo hai).
Con un cucchiaio riempi la zucchina di riso e decora con tre bacche di pepe rosa.
Se vuoi aggiungere del formaggio, fallo prima di “impiattare” perchè risulterebbe difficile girarlo (e non eccedere se non vuoi ritrovarti un composto colloso).
Nel caso, come il mio, stessi preparando una minestrina, puoi far bollire la zucchina dentro al brodo, in modo da insaporirla e renderla più gustosa. Perchè, ovviamente, mangerai anche quella!
Penso che proverò a rifarle con all’interno un’insalata di riso per un pic-nic domenicale (e se avrò il coraggio parteciperò anche ad un contest su questo tema).