Circa 5 anni fa (non ricordo proprio quanti anni avessi) ho rifilato ai miei amici una torta di compleanno fatta da me.
Ho sempre amato cucinare, ma allora non avevo mai fatto una torta seguendo una ricetta: mettevo ad occhio, usando ciò che c’era in casa e cercando di eliminare gli “avanzi” dolci.
Mi ero quindi armata di mouse, forum di cookaround e coraggio, ed ero partita alla ricerca di una torta.
Dopo giorni avevo deciso: pan di spagna con ganache al cioccolato e copertura di MMF (marshmallow fondant).
Ero già partita male: non avevo uno sbattitore elettrico.
Montare a mano 6 o 7 uova fino a renderle spumose e chiare è di per se dura per chi ha i muscoli; per me che ho il divano come palestra e un libro come peso, impossibile.
In più il mio forno non è mai di grande aiuto. Già 5 anni fa era in grado di far passare la temperatura da 180°C a 125°C nel giro di 5 minuti. Autonomamente.
Dopodichè sono passata all’MMF. Tolto l’orrendo rosa antibiotico che mi era uscito (ma non si trovavano proprio i marshmallow bianchi), la consistenza non era abbastanza morbida ed elastica per stenderlo.
Cosa fare quindi? Ma sì, tanti fiorellini ritagliati con una formina da biscotti!
Una volta sfornato il pan di spagna, mi sono resa conto che era alto quanto la profondità di una pozzanghera e l’interno era rimasto crudo.
Ma pensi che mi sia arresa? Giammai!
Sono riuscita a tagliarlo, farcirlo e ricoprirlo con i fiorellini.
Inutile dire che i miei amici hanno cercato di mangiare il più possibile, avanzando però ¾ della fetta.
Quella è stato il mio primo approccio al cake design.
Passato un po’ di tempo da quella demoralizzante e deludente volta, ho cominciato a provare, modificando le ricette, capendo il mio odio per il pan di spagna e migliorando la mia tecnica (e se ti interessa, al fondo del post ci sono alcune delle torte che ho creato).
Fatto sta che ora è quasi un obbligo che ai compleanni la gente DEBBA avere la mia torta; personalizzata, e non di pasticceria.
Ma devo sentirmi “ispirata”; devo aver voglia di farla: se Tolstoj non avesse avuto voglia di scrivere “Anna Karenina”, non gli sarebbe uscito quel capolavoro che è!
Tolto questo paragone leggermente esagerato, ieri mi sono ritrovata a fare una torta per il compleanno di mio zio, qui da noi in questi giorni.
E avevo voglia di provare qualcosa di mai fatto.
“Sei pazza”, penserai dopo aver letto della mia prima esperienza pasticcera!
Un po’ si, ma questa volta non è andata poi così male…
Ingredienti per una torta da 21 cm Ø
Per la torta (ricetta della “Devil’s food cake” di Nigella Lawson – leggermente modificata):
– 50g della miglior qualità di cacao amaro
– 100g di zucchero di canna (che ho usato -per sbaglio- invece del muscovado richiesto)
– 250ml d’acqua bollente
– 125g di burro morbido
– 150g di zucchero semolato (andrebbe usato quello a velo)
– 225g di farina 00
– ½ cucchiaino di lievito per dolci
– ½ cucchiaino di bicarbonato
– 2 uova
Per la farcia:
– 500g di formaggio cremoso
– 150g di zucchero a velo
– 100ml di panna da montare
– ciliegie snocciolate
Per la bagna:
– latte
Per la copertura:
– 200ml cca. di panna da montare (fredda di frigorifero)
– 2 cucchiai di zucchero semolato
– ciliege
– cioccolato fondente
Accendi subito il forno a 180°C.
Imburra ed infarina la teglia e mettila da parte.
Prepara due ciotole e un pentolino.
In quest’ultimo metti l’acqua e portala ad ebollizione.
In una ciotola aggiungi il cacao e lo zucchero di canna (o il muscovado), amalgama giusto un po’ e versa il tutto nel pentolino con l’acqua, mescolando per bene. Metti da parte.
Nell’altra aggiungi la farina, il lievito ed il bicarbonato.
Con delle fruste elettriche monta per bene il burro con lo zucchero grezzo (o a velo) in modo da montarlo; aggiungi, sempre continuando a montare, un uovo seguito da una cucchiata di farina. Quando saranno amalgamati inserisci anche il secondo uovo.
Continua a girare con le fruste ed incorpora, un po’ alla volta, le polveri della seconda ciotola.
Una volta finito, aggiungi l’acqua con il cacao e lo zucchero e mescola benissimo.
Sposta il composto nella tortiera e inforna per circa 40 minuti (fai però la prova dello stecchino – avrai capito che il mio forno non è affidabile).
Una volta pronta lasciala 5 minuti nel forno semi aperto e poi lasciala raffreddare perfettamente prima di tagliarla.
Intanto prepara la farcitura.
In una ciotola monta la panna con metà dello zucchero velo (fai ad occhio, non deve essere preciso). Non farla diventare troppo solida, dev’essere sì densa, ma non troppo compatta.
Sempre con le fruste (non lavarle neanche), ammorbidisci il formaggio con il restante zucchero a velo.
Infine aggiungi la panna al formaggio e amalgama sempre con le fruste.
E mi raccomando, assaggiala! Se senti ancora troppa acidità del formaggio cremoso (dipende dalla marca che usi), metti altro zucchero a velo.
Se non utilizzi subito la crema mettila in frigorifero.
Per la copertura hai bisogno di panna molto solida. Per questo lasciala il più possibile, con anche le fruste ed il contenitore in cui la farai, nel frigorifero al freddo. E se riesci controlla che la percentuale di grasso sia tra il 30% ed il 34% (per altri consigli….)
Ovviamente basta prendere la panna e montarla con lo zucchero per circa 5 minuti (anche di meno). La quantità necessaria dipenderà dalla grandezza della torta e da quanto questa lieviterà.
Ora devi creare delle scaglie di cioccolato.
Se hai un robot da cucina con la lama per grattuggiare puoi usare quella, o anche una grattugia per il formaggio. Se vuoi far prima vendono anche il cioccolato in scagliette.
Non ti resta che assemblare la torta.
Tagliala in tra strati orizzontali, eliminando la “montagnola” che potrebbe formarsi.
Poni il primo sul piatto su cui la servirai, bagna con circa 5 cucchiai di latte e ricopri con metà della crema.
Taglia quante ciliegie vuoi lungo un lato ed estrai il semino. Se dovessi romperle a metà non importa; dubito che la torta non verrà mangiata per quello!
Poni le ciliegie sulla crema e sovrapponi il secondo strato. Bagna anche questo, ricoprilo con la crema rimanente, aggiungi le ciliegie e copri con l’ultimo strato.
A questo punto bagna l’ultimo “livello” e utilizza la panna che hai montato per ricoprire l’intera torta. Con un leccapentole o una spatola ti risulterà molto più semplice “livellare”.
Attento però a non premere troppo: le nostre torte non sono come quelle americane, in grado di reggere il peso di una persona! Rischi di sbriciolare lo strato su cui stai passando la panna.
Una volta terminato, prendi una “manata” di scaglie di cioccolato e falle scivolare dalla parte alta del bordo fino alla base. Procedi così per tutta la circonferenza.
Infine poni qualche ciliegia, con il picciolo, sopra la torta come decorazione e, se l’hai fatta per un compleanno, termina con il numero e la candelina.
A me la base è venuta bassa e un po’ rovinata ma, come ho già detto e ripetuto, ho un forno mal funzionante che non permette una lievitazione omogenea e corretta.
Il sapore della torta è molto deciso: se devi prepararla a qualcuno che preferisce il cioccolato al latte o bianco, è meglio evitare.
Viene comunque molto smorzato dalla crema un po’ acidula.
Non sarà perfetta come quelle fatte da un pasticcere ma è una bella soddisfazione!
Qui invece alcune delle mie torte di cake design (foto prese qui e là dalle macchine fotografiche e dai cellulari di amici e parenti)…che ne pensi? 🙂