Ho gli occhi verdi di mio padre, il naso un po’ a patata di mia madre.
I capelli sono biondo cenere come mio zio, e ho le labbra della mia bis-nonna materna.
Credo, però, che al momento della formazione del corredo genetico della sottoscritta, i miei parenti non si siano messi d’accordo su chi donarmi il livello di autostima e sicurezza in se stessi.
Ne sono totalmente priva, o perlomeno non ne ho abbastanza per non sentirmi sempre come l’Alice quindicenne. Una quasi venticinquenne adolescente.
Guardarsi allo specchio e ogni volta trovare qualcosa da criticare: le gambe troppo corte, i capelli troppo crespi, persino le mani poco belle.
Ma se mi si presentasse davanti un essere dalla pelle blu, il sorriso smagliante e senza gambe (o dalla pelle scura e direttore di un giornale in una cittadina chiamata Storybrooke – vedi un po’ tu, dipende se sei più da telefilm o cartone), non esprimerei il desiderio di essere più bella, più soda o più slanciata.
Chiederei se fosse possibile dotarmi di quella sicurezza che non ti fa sentire a disagio ovunque; che non ti fa sembrare ridicolo come se fossi in pigiama in mezzo alla gente, e di conseguenza con l’ovvia tranquillità con cui si dovrebbero affrontare certe situazioni, definite comunemente “vita”.
Vivere di silenzi con gente nuova ti rende invisibile e noioso, ed è uno dei modi peggiori per sentirsi brutti.
Perchè in alcune situazioni vedi la realtà in faccia; e chiacchiere e risate a cui assisti soltanto, sono come una pugnalata in pieno petto.
E lì la voglia di arrabbiarti perchè vorresti ma non riesci sfocia poi in lacrime di dispiacere puro.
Nessun viso perfetto o corpo da modella potrebbe togliere questo macigno che mi tiro dietro.
Perchè (fortunatamente), un bel carattere batte qualsiasi metro e ottanta.
La ricetta è in parte questa, ma alla fine l’ho cambiata usando la frolla di Montersino, modificando il ripieno per la mancanza di heavy cream (grazie ad un suggerimento de l’Araba Felice trovato qui) e aggiustando la glassa troppo densa per i miei gusti.
Alla terza perchè il cioccolato è sia nella base, che nel ripieno, ed anche nella glassa!
Ed è un altro ottimo modo per usare ancora le uova di Pasqua!
– 100g di burro
– 250g di cioccolato al latte
– 2 uova
– 1 pizzico di sale
– 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (omettibile)Per la glassa
– 3 cucchiai di panna da cucina o da montare
– 2 cucchiai di acqua
– 1 cucchiaio di glucosio o mielePrepara la frolla setacciando la farina con il cacao, crea la fontana ed al centro aggiungi tutti gli ingredienti che lavorerai con la punta delle dita fino ad ottenere il classico panetto.
Fallo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora (ma ti consiglio un po’ di più – io ho preparato la frolla la sera prima).
Una volta passato il tempo necessario, accendi il forno a 180°C.
Prendi il panetto e lavoralo un po’, in modo da ammorbidirlo (se lo tieni solo mezz’ora in frigorifero probabilmente non ce ne sarà bisogno).
Imburra e infarina con il cacao una tortiera da crostata (22cm).
Ora spolverizza il piano di farina e stendi la frolla con il mattarello, allo spessore di circa 7-8 mm (deve essere appena più grande della tortiera).
Portala sulla teglia (puoi aiutarti con il mattarello arrotolandola su di esso) e, delicatamente, falla aderire alle pareti. Fai scivolare sopra il mattarello in modo che l’eccesso d’impasto si stacchi perfettamente.
Bucherella il fondo e comincia a preparare il ripieno.
Scalda il latte (che sia in un pentolino o al microonde) e sciogli all’interno il burro.
Aggiungi poi la cioccolata e lascia riposare un attimo, in modo che si ammorbidisca.
Mescola, e una volta sciolto totalmente, aggiungi le uova, il sale e l’estratto di vaniglia, amalgamando il tutto alla perfezione.
A questo punto inforna per non più di cinque minuti la frolla, in modo che cominci a cuocersi un po’; dopodichè apri il forno, e aggiungi il ripieno (essendo liquido non ti conviene togliere la teglia e rimetterla – dovresti fare l’equilibrista per non farne uscire!)
Lascia cuocere per circa 25-30 minuti, o fino a quando, toccando delicatissimamente la superficie (non andare deciso con il dito!) non sentirai che è morbida ma “legata”.
Una volta pronta lascia raffreddare completamente.Per preparare la glassa non devi fare altro che scaldare la panna e l’acqua, e aggiungere il cioccolato ed il glucosio o miele, mescolando finchè non otterai una crema liquida e lucidissima.
Se hai una teglia a cerniera togli la crostata e appoggiala su un piatto, altrimenti versa direttamente sulla superficie la glassa, e facendo ruotare la base crea uno strato omogeneo.
Alcune note
Se non hai una teglia a cerniera per crostate, ti sconsiglio di tentare di sformarla, a meno che tu sia disposto a ritrovarti un dolce probabilmente a pezzi (ma sempre buono).
Il cioccolato può avere la percentuale di cacao che preferisci, ma concordo con l’opinione della ragazza da cui ho copiato la ricetta: da il meglio non oltre il 65%.
Per la base il cacao da usare sarebbe amaro, ma ho provato anche con quello zuccherato (proprio in queste foto), ed è sempre ottima.
Se prepari la frolla la sera prima sarà molto veloce da fare: in una giornata fatta davvero di contrattempi, nervosismi e pasticci (senza dimenticare le foto) l’ho preparata in mattinata.
Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina de La ricetta che Vale: non tanto per vincere, quanto per festeggiare il compleanno del blog di una delle prime ragazze che ho conosciuto in questo mondo.
Auguri Vale!
Valentina says
Ali, ti ringrazio immensamente <3 Mi sono affezionata tanto a te, sai? 🙂 Credo tu sia una ragazza speciale e molto sensibile, con un grande mondo interiore… lascia perdere chi non ti capisce e non apprezza queste tue grandi qualità… cambiare per omologarsi alla massa o alla superficialità dilagante? Naaaa… sarebbe come gettare un tesoro in un pozzo. L'autostima, quella si, è importante. E la troverai, strada facendo, incomincia a volerti bene… non sforzarti di essere ciò che non sei, di ridere quando non vuoi… e quando sei tra la gente, indossa il pigiama più bello che hai, quello che ti fa sentire più comoda, brillerai sempre di una luce unica… te lo dice una che da poco ha imparato quanto ognuno di noi è bello e speciale… e ha ancora tanto da imparare. Sei già bella dentro e questa torta ne è una piccola grande dimostrazione 🙂 Grazie, corro ad inserirti e la proverò quanto prima 🙂 P.s.: presto risponderò alla tua mail, è stato ed è un periodo caoticissimo… Un abbraccio grande :** <3
m4ry says
Comunicazione di servizio : il maledetto blogger non mi segnala i tuoi aggiornamenti..ora ho provato a ricaricarti manualmente ! Che nervoso !
Cara Alice..l'autostima, la sicurezza..l'apprezzarsi..è un qualcosa che si impara con il tempo. Quando si è giovani, è facile non avere una reale percezione di se stessi..anche io, nel corso degli anni sono cambiata parecchio. Ora comincio a vedermi..comincio ad apprezzarmi..vedrai..
Per quanto mi riguarda, e per come ti conosco, ti trovo bella, inteligente, sensibile e tanto determinata ! Sei concreta..e sono certa che nella tua vita centrerai tanti obiettivi importanti !
Che meraviglia questa crostata…quasi quasi ti raggiungo dopo pranzo e prendiamo il caffè insieme 😉
Ti abbraccio…<3
Valentina says
questo dolce è meraviglioso, golosissimo!!!!
Ma chi fa dolci simili non può che essere bellissima fuori e dentro no???
Buona settimana, a presto!!!
speedy70 says
Che goduria cioccolatosa cara Alice, mi ci tufferei dentro…. adoro il cioccolato!!!!!
Serena says
Alice, ho quasi quarant'anni e mi sento ancora come te. Però crescendo (invecchiando) ho capito una cosa: anche se essere così insicuri è bruttissimo, da una parte ti aiuta a metterti in discussione e quindi a crescere, la sicurezza di sé stessi spesso è ottusa, intollerante, egocentrica, l'umiltà è intelligente e sensibile alle esigenze altrui e aiuta a farti avvicinare e apprezzare da coloro che veramente valgono qualcosa. Se poi li tenti con una torta così…
Ketty Valenti says
Sono assolutamente d'accordo con Valentina,stai tranquilla con il tempo tutto verrà da sè!
Questa crostata è a dir poco sublime……la vorrei immediatamente!
Z&C
Roberta Morasco says
Carissima Alice, prima di tutto i miei complimenti per questa meraviglia che hai voluto donare a Vale, è uno spettacolo, e da buona amante sfegatata del cioccolato te la copio senza nessun tipo di vergogna 😉 …e credo che poi mi ricovereranno per abuso di cioccolato..ah!ah!ah!
Credimi che trovare sicurezza ed autostima non è semplice..io mi sento molto più sicura ora che di anni ne ho 45 di quando ne avevo 20..mille complessi, mille problematiche.. adesso magari ho un corpo meno tonico, ho qualche ruga, ma mi piaccio molto di più, dentro e fuori..con il tempo (concordo con M4ry) troverai la sicurezza in te stessa. Sii fiduciosa, sei una bella e dolce ragazza, con una profonda sensibilità, datti tempo e cerca di volerti bene!
Un abbraccio forte forte! Roberta
Flavio says
Ciao Alice.
Non dovrò mai scrivere una autobiografia, non possiedo qualità tali da farmi pensare che un giorno sarò un'eccellenza in qualche campo. Tuttavia se un giorno dovesse accadere questo miracolo sceglierei le tue parole per descrivermi. La parte introduttiva del post sembra sia stata scritta sulla mia persona, mi sono identificato in ogni frase, in ogni parola. Leggendo sentivo sulla pelle le sensazioni che hai descritto. Le hai spiegate in un modo così reale… solo chi le ha vissute in prima persona può spiegarle così. Ho provato a combattere contro questo aspetto del mio carattere perchè mi limita rispetto a ciò che potrei fare e dare, ma non ho trovato la ricetta magica. Ci convivo cercando di non farmi troppo male, evitando situazioni di imbarazzo e rendendomi talvolta invisibile.
Ecco… non sono la persona giusta per darti buoni consigli, ma spero di poterti dare almeno una piccola iniezione di fiducia dicendoti che ho trovato molto bello ed interessante ciò che scrivi su questo spazio. Ti seguo da poco tempo ma ho avuto modo di girare fra le tue pagine, leggere le ricette ed i pensieri con cui le accompagni. C'è passione, c'è voglia di fare, creatività. Scrivi bene e descrivi in modo puntuale e realistico le sensazioni che provi.
Hai un sacco di belle qualità… le paginate di bellissimi commenti lasciati dai lettori sui tuoi post ne sono la chiara e sincera testimonianza. Forse devi solo trovare il modo per riproporre nel quotidiano le cose di cui parli qui, devi far si che le bellissime qualità espresse nei tuoi post possano trovare una dimensione nelle altre cose di tutti i giorni.
Approfitto… ti ringrazio per l'utile ricetta della pasta madre che ho appena letto e commentato. Sono certo che mi tornerà utile.
PS: se scriverò l'autobiografia ti contatterò per poter utilizzare il tuo post di oggi, davvero perfetto.
Un caro saluto ed a presto 🙂
Flavio
manu says
Sembra troppo buona!!!
Ti abbraccio e ti auguro buona giornata
Clara pasticcia says
….io sono una quarantenne adolescente e dveo dire mooooooolto simile a te. L'autostima e la sicurezza non so se si possa imparare ad acquisirle … di successi personali ne ho ottenuti tanti ma ancora oggi resto insicura. Forse è qualcosa che occorre costruire da piccoli; cmq sia … io ti auguro di diventare la migliore persona tu possa desiderare per te 🙂 <3
e passiamo a questa crostata, che è l'apoteosi della libidine!!!!!! me la segno e ti mando un bacione
Araba Felice says
L'autostima è dura da conquistare, lo so bene.
Ma ognuno di noi è unico e speciale a suo modo, un essere come nessun altro.
Questo va ricordato sempre 🙂
La torta, beh, una fetta per me non sarebbe sufficiente 🙂
La cucina di Esme says
tesoro, la mia laurea in psicologia mi ricorda che l'autostima è un fattore dinamico, che evolve nel tempo e subisce variazioni anche notevoli nel corso della vita. Non si nasce con la giusta autostima, essa va coltivata, curata, alimentata durante il corso dell'esistenza e anche i fattori ambientali sono importanti. Fidati di te stessa e vedrai il tempo ti aiuterà
baci
Alice
PS dolce golosissimo!
Margot says
E' davvero un argomento spinoso, quello dell'autostima e della sicurezza in sè stessi. Non so per quale motivo la maggior parte di noi debba conquistarsela a fatica, ma è un dato di fatto. Forse cresciamo già con un debito, con un ansia da prestazione che è tipica della nostra società e che ci viene trasmessa in buona fede (mi auguro), ma diventa un fardello pesante, perchè non è come se dovessimo dimostrare sempre qualcosa agli altri…è peggio, è come se dovessimo dimostrare sempre qualcosa a noi stessi. Crostata dei miei sogni 😉
Alessandrachef says
Ti rubo la ricetta sappilo!!!!sara' la gioia di mia cognata e non solo!!grande!!!!complimentoni!!
Dolcemeringa Ombretta says
Ale arrivo solo ora perdonami e scusami anche se non ho risposto sul mio blog ma e' un periodo un po' incerto ma non voglio parlarne sul blog….
sai anche io non sono miss mondo ma capisco quando parli di insicurezza e timidezza perche' ho dovuto conviverci per parecchi anni.. ora ho 37 anni e da poco comincio a sentirmi piu' sicura anche se quando mi parla qualcuno che non conosco arrossisco sempre e credimi e' imbarazzante!!! con il tempo vedrai riuscirai a gestire meglio ma di base siamo cosi…
la torta e' magica!!! non ho parole deve esser squisita!!
ti abbraccio forte
Manuela says
Molto bello questo post Alice 🙂
A parte per la ricetta (gnam!), mi son sentita un pò come te nella descrizione. Sai, anche io spesso manco di autostima e tendo ad aver bisogno di sostegno.
Un abbraccio! 🙂
pensierinviaggioo.blogspot.it