Settimana bella carica di cose.
E di foto.
C’è stata la festa della musica, qui all’ombra della Mole.
Le vie del quadrilatero romano sono diventate la sede di un concerto gratuito. In ogni angolo c’era qualcuno appartenente a quella categoria che invidio tanto: i musicisti.
Persone in grado di cantare o suonare uno strumento; “Fra Martino“, l’inizio di “Per Elisa” e di “You can leave your hat on” suonati alla pianola non mi rendono, ahimè, una musicista.
Al tramonto le vie più piccole del centro diventano magiche. La luce si infiltra tra i vecchi palazzi, sfiorando i muri e le vetrine di negozi abitati da oggetti che mi affascinano sempre.
E la solita piazza non penso sarà mai in grado di non farmi amare le sue solite cose.
Palazzo |
Il 23, alla vigilia di San Giovanni -patrono di Torino- c’è stato come ogni anno il farò: viene dato fuoco ad un trespolo in Piazza Castello; se la caduta è verso la stazione di Porta Nuova sarà un anno fortunato per la città.
Diciamo che qui non staremo nè troppo male, nè troppo bene, visto che invece di puntare a nord ha puntato ad ovest.
Ma va be’.
Il giorno dopo, come da programma, i fuochi d’artificio sul Po.
Non ero dell’umore per fare un bagno di folla, quindi all’ultimo sono partita e li ho (semi)visti nella zona precollinare.
Se invece vuoi vedere delle foto dei fuochi fatte davvero bene (o semplicemente ti andasse di guardare qualche bella foto in generale), c’è questo ragazzo torinese che trovo abbia un grande talento (e non è mio amico, giuro)!
Buon weekend!