Ho molto da dire in questo riassu-mese: prepara viveri di sopravvivenza.
LIBRI
“La soavissima discordia dell’amore” non è il miglior libro di Stefania Bertola, ma come gli altri si fa leggere con piacere: le protagoniste sono sempre donne e amiche torinesi impegnate nella vita di tutti i giorni, molto spesso incasinate tra famiglia e lavoro, tra fidanzati e sogni. Nei romanzi della Bertola l’amore è una componente importante, ma difficilmente – oserei dire mai – viene raccontato in modo stucchevole e moccioso (aggettivo in onore di Moccia Federico). Letture ideali quando hai perso la fiducia nei libri dopo qualcuno deludente.
In questi giorni sto leggendo “La gita a Tindari” di Andrea Camilleri. Non mi ero mai interessata alla serie (letteraria e televisiva) di Montalbano, per questo sono rimasta interdetta di fronte ai termini in siciliano stretto. E’ un mio limite, ho grossi problemi con ciò che suona diverso dal piemontese: se nelle lingue straniere riesco ad avere una buona capacità di interpretazione, nei dialetti italiani sono una capra! sgarbiana.
Nonostante ogni due righe non comprenda qualcosa, la narrazione mi piace molto.
FILM
Ho visto “Lalaland” sebbene i musical li apprezzi poco mi diano sui nervi. Questo però non ha un eccesso di canzoni e coreografie sparate dal nulla, e ammetto di aver apprezzato molto la colonna sonora.
Giusto ieri notte ci sono stati gli Oscar e non potrei essere più d’accordo con i premi vinti (e non).
Una pacca sulla spalla a tutto il cast per il premio al miglior film consegnato e poi sottratto.
Ho visto anche “La battaglia di Hacksaw Ridge“, meglio noto come il film di Mel Gibson, nel quale viene raccontata la storia vera di Desmond Doss, primo militare obiettore di coscienza che combattè nella seconda guerra mondiale senza l’utilizzo di alcuna arma, salvando decine di uomini.
Di solito i film a tema bellico mi annoiano quanto le lezioni di chimica analitica in quarta superiore, ma questo è stato costruito molto bene: la battaglia di Okinawa occupa un’ampia porzione della pellicola, ma nonostante questo i tempi morti sono inversamente proporzionali al numero di morti presenti, facendo rimanere alta la suspence.
Ha vinto solo due premi ma ha una bellissima figl…ehm, compagna.
Anche “Il diritto di contare” (titolo orginale “Hidden figures“) è un film tratto dalla storia vera di Katherine Johnson, Mary Jackson e Dorothy Vaughn, tre donne afroamericane che aiutarono la NASA durante le spedizioni spaziali, contribuendo così alla parità dei diritti per la comunità afroamericana.
Personalmente non l’ho trovato un capolavoro dal punto di vista cinematografico, ma sono facilmente emozionabile quando si trattano argomenti di qualsivoglia forma di razzismo, per questo non lo sconsiglio, anzi, soprattutto in questo periodo è buono e giusto ricordare quella robetta chiamata uguaglianza.
“Manchester by the sea” non è da guardare quando sei annoiato. Io ero annoiata.
SERIE TV
Sto seguendo un regime a basso contenuto di telefilm a causa di una grave dipendenza da serie tv. Questo mese ne ho iniziata una sola: Santa Clarita Diet, disponibile su Netflix, nella quale Drew Barrymore inizia a nutrirsi solamente di carne. Umana.
E’ un genere inusuale dove la commedia accoglie grosse caratteristiche dell’horror, il che me lo fa adorare. Ma è splatter, e se davanti ad una pellicina sanguinante svieni, evita allora di guardare Santa Clarita Diet.
I capelli della Barrymore sono stupendi.
L’IDEA
L’oro su di me sta male, fa effetto zingara Esmeralda senza il fascino della zingara Esmeralda. Però amo il dorato in ogni sua altra forma. Per questo ho iniziato a creare dei quadretti (sto studiando anche i biglietti d’auguri, i segnalibri e chissà…) da vendere. Non ho ancora un negozio su Etsy, nè un’idea precisa di come sviluppare questa idea imprecisa, ma per adesso lo chiameremo Progetto d’oro. Che te ne pare?
L’ARTICOLO
“Melania non ha bisogno di essere liberata” è un articolo di Soft Revolution che ti chiedo di leggere, perchè nel 2017 non si dovrebbe scagionare una persona per la sua condotta e il suo sesso e la sua estetica, imputando ogni colpa ad un’altra di polso. In questo caso si parla di Melania Trump e dei cartelloni che durante le ultime marce femministe riportavano la scritta #freemelania, ma trovo sia una ottimo discorso da applicare alla vita di tutti i giorni.
gynepraio says
Se vuoi aprire il business dei quadretti ti faccio da consulente
Alice says
Dammi il tempo di diventare ricca e famosa e sarai la mia consulente di fiducia!
Zuccaviolina says
I quadretti dorati mi piacciono tantissimo! Come anche il dorato-digitale dell’immagine di apertura del post. ❤️ Ottimo riassu-mese pieno di cose interessanti, grazie!
Alice says
Grazie Marta :*
Pier(ef)fect says
Vengo proprio da un blog in cui stavamo commentando Montalbano, ed ho detto quanto non mi piaccia e non mi rappresenti quella Sicilia. Restiamo pittoreschi, ma non a 50 anni fa.
Voglio vedere La battaglia di Hacksaw Ridge, mentre pensavo di vedere Clarita Diet, ma poi dal trailer mi ha fatto troppa impressione. Non so perché, sono abituato allo splatter, e nonostante l’ironia ti giuro, non riesco.
Alice says
Se ci sono i cannoli, la Sicilia è perfetta in qualunque epoca!
In “Santa Clarita Diet” forse è proprio lo splatter preso così alla leggera a renderlo crudo: se guardi una puntata di Criminal Minds ti aspetti sangue e ferite (che poi siano sangue e ferite esageratamente discreti è un altro discorso), ma una serie dove si mangiano cadaveri parlando di case bellissime è ossimoricamente inquietante!
Giulia says
Non so perché, non riesco a vedere le immagini di questo post 🙁
ora sono troppo curiosa di vedere i tuoi quadretti!!
Ho provato a guardare Clarita Diet, ma non sono riuscita ad andare oltre la prima puntata…non perché mi impressioni il sangue, ma boh, non mi ha convinto. Concordo comunque sui capelli di Drew 🙂
Sto mangiando così tante serie Netflix che non so come ho fatto a farne a meno in passato. Ora ho iniziato Greenleaf che mi sta piacendo molto.
Condivido molto il discorso sull’hashtag Free Melania, ne stavo parlando al Guerriero giusto l’altro giorno. Molto interessante l’articolo che hai postato (non conoscevo quel blog!).
Alice says
Hai ragione, non si vedono le foto postate da Instagram, vedo se riesco a risolvere.
“Greenlaf” non l’ho mai sentito ma leggendo la trama mi incuriosisce. “Santa Clarita Diet” non è entusiasmante eh, ma questa contrapposizione horror/comica mi piace.
Sì, Soft Revolution è un bel sito con spunti molti interessanti; felice di avertelo fatto scoprire 🙂
manuela says
bello bello questo RiassuMese! D’accordissimo con te su LaLaLand, anche se a molti miei cari non è piaciuto.
Io trovo che la colonna sonora sia vincente! Ti entra in testa e ti dona una carica pazzesca!
Alice says
“City of stars” non riesco a togliermela dalla testa!
leparoleverranno says
Stesso effetto su di me, il dorato, quindi devo compensare in qualche modo, ad esempio riempiendo casa, che sto giusto ristrutturando… Poi, di segnalibri, non se ne ha mai abbastanza… 😉
Alice says
Già la tua casa è una meraviglia, non immagino con il dorato!