Questa rimarrà la seconda prima estate.
La prima con nuove consapevolezze, affrontando il mondo nello stesso modo di sempre, ma guardandolo con occhi nuovi.
Anche nei viaggi.
La Liguria che piace a me si gira in treno, armati di zaino, burro cacao, macchina fotografica, e quel senso di adattamento che solo Trenitalia sa infondere con i suoi immancabili malfunzionamenti; ed in bicicletta affittata alla pro loco con sei euro per mezza giornata, sfrecci sulla pista ciclabile che taglia le gallerie e divide i paesi del levante.
La Liguria che piace a me è quella più impervia: un paesino incastonato in un piccolo golfo, i sentieri che ti accompagnano verso l’alto e si aprono sull’orizzonte. Campi di un azzurro italiano ed ombre profumate di pino marittimo, mentre la pelle si accende e lo sguardo si perde verso terre da indovinare.
La Liguria che piace a me è fatta di souvenirs che guardi ma non compri, del gusto dei prodotti tipici che custodisci nella mente e nelle valigie.
La Liguria che piace a me è fotogenica: aiuta i malati di Instagram e premia chi convive con una reflex; dà spunti e regala luci per perdersi in scatti che cureranno la malinconia post vacanze.
Il cavalletto diventa un alleato con cui affrontare la debolezza della luce notturna: il mare mosso si trasforma in un velo e le barche in macchie di colore sotto un cielo screziato di stelle. Se sei appassionato di fotografia provaci: i risultati ti stupiranno.
La Liguria che piace a me non ha nulla di magico, nè di fuori dal comune.
Alcuni consigli
Sul levante ligure (e da quel che ho visto, anche ad ovest) ci sono chilometri di piste ciclabili ininterrotte. Puoi passare da un paesino all’altro sfrecciando nelle lunghissime gallerie spezzate da lampi di mare azzurro. Il mio consiglio è, se non hai la tua bicicletta, di chiedere alle pro loco e fare un bel giro.
Per Portofino: il treno ferma a “Santa Margherita Ligure – Portofino“, ma non farti ingannare dal trattino che equivale a circa 6,5 chilometri a piedi da Santa Margherita Ligure a Portofino: fattibile, magari evita di andarci come noi, con il mare in tempesta (la strada costeggialo costeggia). I pullman esistono, ma durante i periodi di vacanza sono talmente pieni da non fare fermate: attrezzati di scarpe comode.
Per Porto Venere: vale un po’ come Portofino, si raggiunge solo in auto o pullman. Noi ci siamo informati per i battelli che partono dalle Cinque Terre o La Spezia, ma abbiamo ricevuto informazioni poco chiare: dopo aver telefonato ed esserci recati appositamente a Riomaggiore, abbiamo trovato chiuso per il mare mosso (in realtà piatto come una tavola); dopo aver richiamato ci hanno avvertito che la fermata di quel giorno era stata spostata a Monterosso: poco male per noi che l’avevamo già visitata e abbiamo ripiegato su Riomaggiore, un po’ meno per i turisti arrivati appositamente lì per quello.
Da vedere in Liguria:
Bonassola
Riomaggiore
Vernazza e Monterosso
Patty Patty says
Ciao Alice, bellissima terra la Liguria, ma che per ragioni di lontananza ho visitato pochissimo, quasi niente. Quindi prendo nota delle tue indicazioni, magari un salto lo riesco a fare! Un bascione!
Chiara c. says
con le ultime parole (prima dei consigli) mi hai fatto pensare ad una canzone dei marta sui tubi: "… e non sforzarsi di essere speciale perchè chi
è speciale è sempre il più normale…"
saper osservare…e ogni cosa, anche la più normale, la più comune apparirà bella! come dimostrano le tue splendide foto!!
complimenti!!!!
grazie per i consigli, ne farò tesoro!