Ho mai detto che amo il Natale?
Forse no… …
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Il rumore della neve: preparato per pancakes da regalare.
Non è un post di cucina ma…#leaveamessage!
Immagina la giornata NO.
Una di quelle in cui hai un colloquio importante, una riunione di lavoro o un appuntamento inderogabile, e la sveglia decide di continuare il suo sonno e lasciare anche te a ronfare.
E quando apri gli occhi e vedi l’ora, scopri di avere dei superpoteri che nel giro di cinque minuti ti fanno lavare, vestire e fiondare per strada.
Magari hai anche la sfortuna di vivere davanti ad un asilo, e alla mamma o al papà che accompagnano il figlio non interessa che sul tuo portone ci sia quel cartello con la scritta “Passo carrabile”, il cui scopo non è senz’altro decorativo. E ti fiondi all’interno della materna, chiedendo a chi appartenga l’auto mal posteggiata, senza ricevere risposta; nulla, solo sguardi impassibili che neanche un cincillà. E finalmente trovi il genitore che con lo sguardo beato, spia il figlio nel pieno di un’onda energitica contro un altro bambino.
Immagina una di quelle giornate che ti fanno arrivare al pelo al colloquio importante/alla riunione di lavoro/all’appuntamento inderogabile e ti senti dire che, è strano, ma erano certi di averti avvertito, come era stato fatto con tutti gli altri.
Oltre a renderti conto di essere l’unico ad esser stato dimenticato, ti accorgi di aver messo il cappello nuovo e aver scordato la gigantesca etichetta con la sconosciutissima marca che ti attira con i suoi carattere cubitali (ovviamente nomi assurdi, quali “BellaImpossibile”, “Voglia di te” o “Samantha Blu”).
E nell’arco della giornata ti potrà capitare che ti si rompà l’unghia, o di non accorgerti del pezzo di origano tra gli incisivi (se non una volta a casa); verrai beccato dai vigili nella tua unica infrazione annuale, non ti accorgerai delle 500 Lire di resto al posto dei 2€. Vedrai che la glassa reale con cui hai decorato dozzine di biscotti è stata fatta con un uovo scaduto da quasi due settimane, che quel regalo importantissimo ordinato il giorno prima con la consegna di un giorno è ancora in preparazione, e quando dopo venti minuti di coda al supermercato, arriva il tuo turno alla cassa, questa si blocca irreparabilmente.
Ecco, prendi una giornata il cui unico rimedio parrebbe quello di tornare a casa, staccare telefono e contatti umani, e dedicarsi solo a se stessi.
“Fatto?” (cit.)
A questo punto, tra una parolaccia trattenuta solo dai denti o un impellente attacco di pianto, metti di trovarti davanti ad un bigliettino.
Un bigliettino bianco, messo però in un luogo “inusuale”, dove normalmente non si trovano pezzetti di carta: sul davanzale di una finestra, in mezzo ad una rivista al supermercato, nella confezione delle uova…
Sfido una qualsiasi persona, dotata di un minimo di curiosità, a non aprirlo.
Be’, credo che trovare scritta all’interno una frase confortante, un aforisma divertente o semplicemente una barzelletta, possa regalare un sorriso.
Io lo so. Mi è capitato durante una gita delle medie. Ero un turbinio di sentimenti, in quel momento: la mal sopportazione della maggior parte dei miei compagni, i postumi di un’involontaria ubriacatura da cidro, ed il fascino di una città come Lione, che mi ha fatta innamorare al primo sguardo.
Su una Ficelle ho trovato questo pezzetto di carta strappata, segnato da tanti quadratini fatti di linee azzurre. Era incastrato in una fessura di un finestrino, e controluce ho intravisto una scritta.
Avresti resistito?
Ho seguito le pieghe della carta al contrario.
Un semplice: “Souris” in matita, seguito da un grosso smile, mi ha migliorato la giornata.
Ancora immagino chi possa averlo scritto: uno studente che ha semplicemente abbandonato un bigliettino scritto da un amico, o una ragazza che sperava di rendere migliore la giornata di qualcuno?
Quel biglietto è scomparso insieme al mio vecco giaccone delle medie, ma ecco perchè non voglio farmi scappare #leaveamessage, “ideato” da Chiara di machedavvero.it
Non scrivo altro perchè troverai tutte le informazioni necessario e potrai “sostenere” l’iniziativa andando sul suo blog (o clicca due righe sopra su #leaveamessage).
Che ne dici? 🙂
E’ arrivato: biscottini-candy cane.

Poco più di un mese fa stavo già cominciando a parlarne; poi ho dirottato il post su altro.
Ma ora non si può più aspettare….
Tirchio ma alla ricerca di un casalinghi (originale)? Casashop!
Volevo parlarne già un paio di mesi fa, ma ho aspettato perchè sapevo che avrei potuto mostrarti le cose migliori.
Sono certa che ti sia capitato di avere bisogno di qualcosa per la cucina (nello specifico, ma anche per la casa in generale), e di non averlo acquistato per il prezzo non contenuto.
A me capita. E sono tirchia.
Sono tirchia per tutto ciò che alla fine mi sarà utile e che potrò utilizzare fino al momento della sua dipartita per frantumazione, scrostamento o scomparsa.
Circa un anno fa però, durante la prima visita nella nuova città dell’amica Infermiera, ho scoperto CASA.
No, non è un negozio di casalinghi con le grandi marche.
E no, non è un negozio di casalinghi con prezzi da grandi marche.
Si tratta invece di un negozio con marche semi sconosciute e prezzi contenuti.
Trovi i pirottini, gli stampini per cucchiaini di cioccolata, sac-a-poche con beccucci colorati, stecchini da aperitivo, pirofile da creme brulèe o crema catalana…e non potrei elencarti tutte le piccole cosine di cui ti innamorerai.
I prezzi sono contenutissimi, ed è pieno di idee regalo che ti risolveranno molti problemi.
Il lato negativo è che, per ora, non vi sono molti punti vendita in Italia (sul sito puoi visualizzare quelli di tutti i Paesi in cui è presente); e soprattutto troverai tante di quelle cose di cui non hai effettivamente bisogno, ma che troverai improvvisamente indispensabili.
Ma se hai un negozio vicino a casa, iscrivendoti alla newsletter avrai uno sconto del 10% sul tuo prossimo acquisto.
Perchè ne parlo solo ora? Perchè ho cercato di aspettare il più possibile in modo che vi fossero anche i prodotti natalizi: la maggior parte sono introvabili e ti aiuteranno ad aggiungere quel qualcosa in più ai tuoi regali, ai tuoi biglietti, alla tua tavola e a tutto ciò che vorrai natalizzare!
Il Natala sta arrivando…
Piccola nota: leggendo cosa succede quà e là, sottolineo che CASA non sappia neanche della mia esistenza, quindi ne parlo unicamente per l’utilità dei prodotti.
AAA lavoro cercasi: latte condensato.
L’ho già detto: l’altra settimana è stata piena….
Pavlov ed il freddo: cupcakes bruni con glassa reale.
Ultimamente, saranno i tanti problemi che mi ritrovo ad affrontare, ho sempre voglia di cucinare solo dolci….
Voglia di calore: frosting al cioccolato e decorazione velocissima.
Ci siamo….
Apriamo gli occhi: estratto di vaniglia
Avevo cominciato a scrivere questo post diversamente. …
Arrivederci agosto: crema di cipollotti.
E finalmente metto un nuovo post dopo più di un mese: si, perchè sono tornata già da un bel po’ ma avevo un sacco di cose da fare (leggi: non avevo voglia di far nulla) e non ho più messo nulla!
Comunque sia, per me agosto è durato un’eternità – o almeno mi è sembrato; e non lo dico nè in senso positivo nè negativo.
Ho fatto le ore piccole grazie al caldo e alle zanzare.
Ho accetato le impanature di sabbia dovute a chi, in spiaggia, non capisce di non trovarsi su una pista da pattinaggio sul ghiaccio.
Ho tentato di postare qualche ricetta con una connessione più lenta di quella che avevo anni fa (hai presente quando aspettavi mezz’ora con quel fastidiosissimo rumore “alieno”? Ecco…)
Senz’altro qualcuno avrà notato la mia innata (in)capacità di stare a malapena a galla.
Ho provato l’ebbrezza di fare la vita da bisbetica ottantenne, spiando il dirimpettaio e sparlando di chi passava sotto il balcone.
Poi però ho abbandonato il mare fatto di cagnolina, genitori, zii e sorella, con il desiderio di un altro tipo di vacanza.
<<Ho proprio voglia di sentirmi circondata da gente che affronta la vita di tutti i giorni; un po’ come a Madrid l’altra estate. Non mi va più di stare in un posto dove quasi tutti sono in vacanza>>, ho detto a Lui mentre partivamo.
Ecco, mi sarei meritata una vignetta su La settimana enigmistica in Le ultime parole famose…
Si, perchè arrivati abbiamo trovato una città deserta, abbandonata da tutti e un po’, lo ammetto, mi angosciava.
E’ che avrei voluto godermi quelle sensazioni che si prova arrivando in un posto nuovo, anche senza uscire dall’Italia. La sensazione di quando sei circondato da persone che prendono la metropolitana per andare all’università, la bici per tornare da lavoro, o camminano verso casa, mentre ti rendi conto che tu sei a chilometri e chilometri dalla tua, di casa, lontano dalla tua “comfort zone”; ma poi quella malinconia viene messa da parte come un vecchio gioco, perchè ce n’è uno più bello e invitante che va a sostituirlo.
Ma alla fine, a parte le mie stupide lamentele, a colpi di gonne a righe, scorpacciate di libri, viaggi in macchina e foto fatte male (mi sono resa conto di quanto le mie foto facciano schifo), mi sono divertita.
E finalmente, girandomi indietro, vedo agosto allontanarsi sempre di più e settembre darmi il benvenuto con le foglie che cominciano ad ingiallirsi e le coperte di pile pronte a saltare giù dagli armadi.
E, anche se con qualche remora, sono pronta ad affrontare questo nuovo ritorno alla vita, con un taglio di capelli per me cortissimo, la speranza di trovare un benedetto lavoro e organizzandomi già per i regali di Natale (tutti fatti in casa, ovviamente!)
Per questo, entusiasta dei tre giorni di brutto tempo di due settimane fa, ho optato per un piatto che, come vedrai dagli ingredienti, va fatto un po’ ad occhio, ma ti assicuro essere semplicissimo e anche abbastanza veloce da fare!
Certo, non è propriamento adatto a questo periodo ancora estivo, ma penso sia perfetto per quando il cielo si dipingerà davvero di grigio.
Ingredienti per 4 persone:
– 220gr di cipollotti già puliti
– 100gr di riso carnaroli
– 1 carota media
– 4-5 cucchiai di vino bianco
– acqua q.b (o brodo)
– latte di soia q.b.
– 2 rametti di timo
– sale q.b.
– 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva (più un altro po’ per la fine)
– 2-3 fette di pane integrale
– 1-2 fili di erba cipollina
Taglia a rondelle la carota e i cipollotti (io ne ho usati 5 viola e 4 bianchi).
In una padella scalda i 4 cucchiai d’olio e quando sarà ben caldo aggiungi le verdure. Fai soffriggere mescolando in continuazione.
A questo punto unisci il riso e comportati come se stessi facendo un risotto: fallo tostare fino a che non comincerà a “sfrigolare” e a quel punto aggiungi il vino.
Una volta evaporato, ricopri il tutto con dell’acqua bollente (io l’ho presa direttamente dal lavandino). Se hai un buon brodo ovviamente sarà ancora meglio.
Sala leggermente e gira spesso in modo che il riso non si attacchi.
Quando l’acqua sarà del tutto assorbita assaggia per assicurarti che non sia già pronto. Quasi sicuramente, però, ti servirà altra acqua: il riso non dev’essere troppo al dente!
Una volta cotto, aggiusta di sale, aggiungi le foglioline di timo e circa un bicchiere di latte di soia, e frulla il tutto con il minipimer (o passalo nel robot da cucina).
Lascia cuocere per una decina di minuti in modo che anche la parte più interna dei chicchi (vedrai che rimarranno delle piccole palline) si ammorbidisca, e aggiungi latte di soia ogni qual volta vedrai asciugarsi troppo la crema (e in base alla consistenza che vuoi che abbia: se più cremosa o più densa).
Nel frattempo taglia a cubetti il pane integrale, aggiungi un paio di cucchiai in una padella e fai scaldare a fuoco basso.
Aggiungi il pane e fallo tostare mescolandolo di tanto in tanto.
Una volta pronta la crema, aggiungi un filo d’olio e frulla per l’ultima volta.
Servila ben calda con sopra qualche crostino di pane e dei piccoli pezzetti di erba cipollina.
Una cosa importante: anche se è a base di cipolotti non preoccuparti, non c’è il rischio di dover evitare contatti umani nei due giorni successivi! L’unico problema è l’odore in cucina che rimarrà per un giorno (piuttosto fai bollire in un pentolino qualche chiodo di garofano e una stecca di cannella – e fettine d’arancia da ottobre)!
Trovo sia perfetta se servita nelle terrine da bagna càuda, con la candelina sotto che la mantenga calda; ovviamente con fuori la pioggia e gli amici attorno al tavolo!