Lavorando in un ambiente dove il 99% dei colleghi indossa decollete e gonna, avrei molte cose da dire sulle ragazze.
Ma ce n’è una che mi lascia sempre sbalordita: l’apparenza.
Noi ragazze sappiamo essere dei sepolcri imbiancati: lindi fuori, ma sempre sepolcri inside.
Ci ho fatto uno studio, utilizzando come campione il centinaio di hostess con cui condivido un microspogliatoio.
Di queste, io ed un 25% siamo le così definibili “schifiltosine“: consce della condivisione degli spazi, siamo restie al contatto tra propria parte fisica e superficie comune (insomma, ci fa schifo appoggiare le terga scoperte sulle sedute). Diventiamo equilibriste capaci di non far toccare il corpo con qualcosa che non sia di nostra proprietà.
A questa figura corrisponde sempre un estremo ordine o, come nel mio caso, un estremo ordine pubblico (ovvero, lasciare la propria postazione lavorativa in perfetto stato, mentre la propria camera necessiterebbe dell’ Higitus Figitus di Mago Merlino).
E poi ci sono le “graziose scaricatrici“: sono quelle carine come una velina, ma che camminano scalze nonostante fuori piova e lo spogliatoio stia per richiedere una bonifica; quelle che non si fanno problemi per un vis-à-vis chiappe/sedia (su cui un’altra graziosa scaricatrice è appena salita con le scarpe sporche).
E l’ordine è il loro punto forte sulle foto di Instagram. Neanche su Pinterest trovi stanze come le loro.
Ma la frenesia dello spogliatoio ha evidentemente l’effetto della rabbia su Hulk.
Così ti ritrovi in mezzo ai loro avanzi di cibo, ai collant rotti, sporchi e abbandonati sulle panche.
La top 3 delle cose personali lasciare dalle graziose scaricatrici in oggetti non personali, condivisi da tutte noi?
Medaglia di bronzo alla crafter che ha deciso di incollare la tasca della giacca con la gomma da masticare gettata all’interno senza neppure un pezzo di carta.
Quella d’argento va alla collezionista sbadata che si è morsa le unghie e la ha custodite nella taschina di una giacca.
Ma la migliore, quella che merita senza ombra di dubbio la medaglia d’oro, è la ragazza sexy che ha abbandonato le mutande nello spogliatoio.
Le mutande.
Mi auguro fossero di ricambio.
Manu says
Ma daiiii che idea fantastica.
Grazie per averla condivisa.
Un abbraccio
AliceOFM says
Figurati 🙂
Anna Luisa e Fabio says
Quando si condividono degli spazi comuni, è sempre interessante analizzare il microcosmo che ci circonda. Siamo portati a pensare che tutto funziona come lo viviamo noi, poi invece si fanno certe scoperte…
Al microonde non le avevo mai sentite. Da provare!
Fabio
AliceOFM says
Alcune scoperte sono agghiaccianti 😀
Se le provi fammi sapere!
Patalice says
…rabbrividente a dir poco mia cara…
ma le meringhe sono quel + che rallegra ogni giornata… tutte, senza esclusione!
AliceOFM says
Con gli zuccherini ancora di più 😉
m4ry says
Ahahahah ! mi hai fatto morir dal ridere…io aborro gli spogliatoi…mamma mia, mi fanno un cero senso, però, ecco, in certe circostanze tocca frequentarli…io, se potessi, ci camminerei dentro sospesa…cerco anche di non respirare 😉
L'idea di queste meringhe è geniale 🙂 Un abbraccio !
AliceOFM says
Sugli odori non parliamone!
Un abbraccio Mary
Noemi Gallo says
Ho giusto un uovo, solo e abbandonato, in frigorifero… ;D
AliceOFM says
Cinque minuti e sono pronte 😉
Dolcemeringa Ombretta says
Ciao Alice passo di qui e mi fai sorridere… io sono di quelle schifiltose mio marito me lo dice sempre:) pero' devo dire meglio cosi' che sexy 😉 comunque avevo un'amica che era bella, sexy ma quando apriva bocca aiuto uno scaricatore di porto, e pensa che siamo andate in ferie e anche lei lasciava le mutande in giro , ma non erano di ricambio…
queste meringhe sono una furbata da provare!!!
un bacio grande<3
AliceOFM says
Be' sono in ottima compagnia allora! 🙂
Valentina says
Ahahaahah Alice.. io faccio parte delle schifiltosine! 😀 Adoro le meringhe e le tue mi piacciono tanto! Un abbraccio grande grande, se provi la torta di mele fammi sapere! 😉 <3
AliceOFM says
Assolutamente 🙂
Paola F says
Questa ricettina è davvero TOP!
Da provare subitissimo…soprattutto quando rimane lì un albume triste triste che non sia cosa farne perché in un'altra ricetta serviva solo il tuorlo 🙂
AliceOFM says
E' davvero utile quando non si ha voglia di utilizzare gli albumi avanzati in chissà quali ricette 🙂