Se non si fosse capito dai piagnucolii seminati qua e là, sono single.
Ma non è questo il punto.
Da quando si è saputo in giro ho iniziato ad essere soccorsa come si farebbe con un cucciolo ferito, il che è stato incoraggiante, da un certo punto di vista anche lusinghiero.
All’inizio.
Dopo, nel momento in cui avrei ancora avuto bisogno di una pacca sulla testa come si farebbe con quel cucciolo ferito, ho visto tre quarti delle mie conoscenze attivarsi per accasare la sottoscritta.
Io ero lì con il cuore stropicciato e loro scorrevano esaltati gli amici di Facebook.
Perché proporre ad una ragazza appena rimasta single di trovare un sostituto?
Soffrendo di insonnia ho avuto tempo per condurre un’intricata analisi sociologica che riproporrò di seguito.
Dopo aver ricevuto una sfilza di numeri di telefono/indirizzi di casa/albero genealogico dei più aitanti torinesi, ho capito che il fil rouge di queste dinamiche da crocerossine è la carenza di femminismo.
Prima che mi si dia dell’ingratainsensibilecuoredipietra, sono ben consapevole delle massicce dosi di affetto che incartano quelle proposte – motivo per cui non mando a quel paese chi mi ha offerto i suoi partiti migliori; ma certe occasioni accompagnate da taluni ragionamenti mi hanno spinta a sostenere che, sì, in quei discorsi c’è proprio poco femminismo (nelle donne e negli uomini).
Cosa c’entra il femminismo?
(Dove con femminismo non si intende l’ode al pelo incolto e roghi di reggiseni, ma la vera indiscriminazione della donna).
Quando una coppia eterosessuale si lascia quasi sempre le due parti vengono consolate con modalità agli antipodi: alla componente femminile si prospetta la bellezza di un nuovo amore, a quella maschile le meraviglie del sesso libero. Noi l’angolo del focolare, loro il Luna Park.
L’eventualità di un periodo di singletudine, soprattutto quando si è la parte “mollante”, è difficilmente ventilata: se hai lasciato non devi curare le ferite inflitte dallo sconforto dell’essere abbandonati, ergo sei pronto per una nuova storia. Se hai subìto l’abbandono, un nuovo amore è, manco a dirlo, l’unico antidolorifico.
So che nel 2017 ci i conosce su Tinder, ma per me l’amore rimarrà solo questo
“Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola”
Diceva il mio caro Cesare.
E il limbo di smarrimento che segue la fine di una storia è una di quelle cose che andrebbe attraversata. Fa schifo, sia chiaro, ma non andrebbe evitato e/o sostituito.
Ma tra le lacrime e i dubbi e le albe viste dal letto, ho sentito la necessità di tirare fuori la voglia di ricostruire un equilibrio tarato su di me: sto riplasmando i progetti condivisi in un disegno completamente nuovo; quel noi ha intrapreso la strada dell’io e devo ammettere che non è poi la fine del mondo. Non dico che sia facile, semplicemente è necessario.
Se l’amore dovesse colpirmi come un tram in corsa non scapperò dalla parte opposta, ma con un pensiero un po’ all’antica, le applicazioni o gli incontri combinati li lascio agli altri.
Dopo un mese e mezzo posso dire che mi sento ancora disorientata (amiche è solo un mese e mezzo), che i momenti di sconforto si ripropongono sempre, e che se il fato non ci mette lo zampino, le selezioni per un nuovo ragazzo non saranno contemplate nel breve periodo (questo non vale per Jason Momoa. Per Jason Momoa sono disponibile ora).
Ma se 400€ di cofanetti di Friends mi hanno insegnato qualcosa, quella cosa è che l’amore – incasinato, bello e difficile – prima o poi, se vuoi, arriva.
A distarti, nel frattempo, ci sono gli amici.
Pier(ef)fect says
È il giusto equilibrio che a non tutti è chiaro. Come se fosse un obbligo avere un flirt (o averne uno dopo l’altro)
Aldabra72 says
Non sapevo chi è Jason Momoa! Penso di essere l’unica a non aver visto o vedrà a breve Il trono di spade! Direi che per il resto sei sulla strada giusta.
Simona says
Gli amici farebbero di tutto per farti star bene, a volte forse esagerano ^_^
Un mese è pochissimo tempo o un’eternità, dipende da come lo si vive, ma sono felice di leggerti più forte.
Ti abbraccio forte ♥
franci says
Devo farti un’applauso. Perchè non è da molti vedere anche il lato positivo della cosa (tra l’altro mi è venuta in mente questa canzone, di dillon francis – without you appunto che più o meno dice questo), ho visto troppe persone trascinare cose che non andavano solo per la paura di restare soli. Certo c’è la paura dell’età che avanza (sopratutto per noi donne che già pensiamo a mettere in cantiere dei figli prima che sia troppo tardi), la paura che non ne troverai uno migliore perchè i “buoni” sono stati già tutti presi ecc. ma alla fine sono chiacchiere. Tu sei stata coraggiosa, perchè ci vuole coraggio, è un’attimo che ci si butta giù, ma stare male non serve a niente, anzi complica solo di più le cose, perchè più avrai un’atteggiamento negativo e peggio sarà. L’amore non si può calcolare, non puoi dire “se faccio così e poi colì, allora sicuro lo troverò”, è una cosa più grande di noi. Goditi questo tempo per te, e vedrai che senza accorgertene arriverà! Spesso dicono che le cose arrivano quando non le cerchi! 😉