Dopo sette corse con Megabus mi sento di poter dare un’opinione ponderata sull’economico servizio di pullman che sta tanto spopolando negli ultimi mesi.
La mia tratta è sempre stata Torino-Padova, Padova-Torino, ovvero quella del #diarioditrasferta che tengo su Instagram (se non mi segui, molto male – il mio profilo è @aliceofm); lì puoi trovare qualche commento a caldo su alcune vicende accadute durante i viaggi – c’è anche la foto di un tifoso napoletano che ha mal abusato del mio hashtag: sia chiaro che non sono io.
Ma arriviamo al punto: ‘sti pullman, come sono? I servizi di Megabus funzionano? Ci si trova bene?
In sintesi (o almeno ci ho provato) la mia opinione.
SCEGLI MEGABUS PERCHE’:
- è economico. Prendendo ad esempio il giorno in cui tornerò a Torino, puoi notare quanto mi costerebbe con la migliore offerta di Trenitalia: il doppio. In alcuni periodi le cifre di Megabus scendono ulteriormente e, anche se raramente, capita di trovare biglietti a 0 o 1€. Fino ad ora non ho dovuto spenderne più di 15.
- è sicuro. Il percorso che faccio io è in realtà una subtratta di Torino-Venezia, Venezia-Torino, percorsa in 06 ore e 35 minuti: trattandosi di un pullman a due piani dev’essere leggermente una sfacchinata. Ad assistere l’incolumità dei paranoici, c’è il cambio d’autista che avviene all’incirca a metà viaggio, ed ogni mezzo è fornito di cinture di sicurezza (che probabilmente sono l’unica ad aver utilizzato).
- gli autisti sono gentili. Si tratta chiaramente di un dato incerto, dal momento che non ho la sicurezza che nella politica di Megabus ci sia l’assunzione esclusiva di gente dal cuore grande ma, almeno io, ad ogni viaggio ho incontrato autisti disponibili a venire incontro ai miei danni. Danno n°1: ritardo, per colpa dei mezzi pubblici di Padova. Sono arrivata al pullman mentre l’autista controllava lo specchietto per immettersi nella strada; fortuna che il taxista soffriva di clacson facile ed è riuscito a bloccarlo. Quando il guidatore del bus è sceso, prima mi ha fatta tranquillizzare, poi mi ha lasciata caricare la valigia. Danno n°2: per Pasqua io e Ragazzo Economista abbiamo deciso di tornare a Torino con il Megabus dell’una di mattina, in modo che lui si godesse un giorni in più all’ombra della Mole. Peccato che io abbia questa difficoltà nel comprendere il cambio di data alla mezzanotte – è così fin dai tempi del “Babbo Natale arriverà questa notte” detto il 24 sera, che mi rendeva incerta la preparazione di latte e biscotti (ma Natale è il 25…) Fatto sta che compro i biglietti on-line e una volta consegnati all’autista questo mi fa presente che la mia prenotazione era stata fatta per il giorno precedente. Mi si è gelato il sangue, la crisi da vigilia di Natale aveva colpito ancora. L’autista chiama il centro Megabus che ci propone una soluzione-non soluzione: tornare a casa, comprare altri due biglietti per il giorno dopo e ripartire la mattina seguente. In pieno panico ho giocato la carta della pietà, cominciando ad investire l’autista di preghiere e me stessa di insulti. Non essendo italiano mi ha proposto di parlare io stessa con il centro, per spiegare con chiarezza la situazione; mi ha fatta chiamare dal suo cellulare ma tralascio il momento di dignità perduta nell’implorare di lasciarci salire (“So che sono stupida. So di non capire nulla. Le chiedo per pietà di venirci incontro. Ho pagato i biglietti. Dobbiamo prendere questo pullman. E’ questione di vita o di morte“). Però è servito e ci hanno fatto tornare a casa quella notte.
- non c’è bisogno di stampare i biglietti. Sembra una sciocchezza ma quando non hai la stampante ne comprendi l’utilità. Nel caso non avessi una carta con cui pagare on-line, puoi chiedere nelle biglietterie delle autostazioni da cui partono i bus (a Torino puoi rivolgerti, senza sovrapprezzo, a quella nel bar davanti al terminal dei bus di corso Vittorio Emanuele, di fronte al Palazzo di Giustizia).
- è adatto a (quasi ) ogni età. Ho visto adolescenti con lo zaino ed il sacco a pelo, signore sulla cinquantina, trentenni; e ho sentito neonati con le loro madri. Ci sono stati anche un paio di “anziani andanti”. Quindi è un servizio adatto a tutti (o quasi – vedi il secondo punto dei contro).
- sono puliti. Sarà fortuna, o un inizio di civilizzazione? Fatto sta che non ho ancora trovato cicles (=gomme da masticare) attaccate al sedile anteriore, fazzoletti incastrati tra un posto e l’altro o bottigliette che navigano lungo il corridoio. Persino i bagni sono decenti!
- ci sono i bagni. Per i muniti di vescica debole.
- c’è il wi-fi. Per i tecnomaniaci.
- i viaggi sono lunghi. Non è necessario essere fisici nucleari per intuire che un bus a due piani è più lento di un’auto o di un treno. Torino-Padova si percorre in 5 ore e 45 minuti (contando anche le fermate a Milano, Verona e per il cambio autista), se prendessi il treno arriverei in quattro ore.
- i posti non sono comodissimi. Per una come me con il fisico da anziana con l’artrite, i viaggi sono faticosi. Il problema sono i sedili del piano superiore: c’è poco spazio tra l’uno e l’altro; certo non fai la fine dell’uomo alto dei Simpson con le ginocchia utilizzabili come poggiatesta, ma un po’ anchilosato poi ti senti. Se non sei affetto da asocialità ti consiglio di provare i posti al piano inferiore, con i tavolini a quattro (anche se quando ti stiri il rischio piedino è inevitabile).
Non siamo a questi livelli…- Credit: qui. |
- il wi-fi non funziona sempre. Se pensi di lavorare mentre viaggi, disilluditi. La connessione c’è, ma non sempre è attiva (ed è lenta).
- le fermate sono brevi. Non sono pensate per farti sgranchire le gambe ma solo per la salita e la discesa. Toh, se sei fortunato hai il tempo di una sigaretta.
- I bagagli non sono del tutto controllati. Ti spiego: prima di salire le valigie vengono caricate in ordine di tratta, in modo da averle già suddivise per fermata. A queste attaccano un talloncino contrassegnato da un numero che viene consegnato per il ritiro del bagaglio: peccato che non lo richiedano mai; loro scaricano e tu ritiri la tua (o quella del ritardatario che si sta ancora vestendo sul pullman). Ma a dover di cronaca devo dire di non aver mai visto alcun trolley lasciato incustodito dagli addetti.
Michela Figliola says
Io non l'ho mai provato (anche perchè da Brescia per ora non ferma), ti consiglio però di tener d'occhio anche Flixbus, mia sorella lo usa sempre x la tratta Brescia-Padova, speso spendendo solo 1€ (7 quando va male) e so che arriva anche a Torino!
AliceOFM says
Me ne hanno parlato ma, per ora, gli orari di Megabus sono più comodi per le mie esigenze. Per il ritorno di questo mese darò comunque un'occhiata. Grazie per avermelo ricordato!
Manu says
Grazie per questo utilissimo post.
Vedo spesso questi bus e mi sono sempre domandata come funzionassero…ora lo so.
Un abbraccio
AliceOFM says
Megabus dovrebbe ringraziarmi! 🙂
Ciccola says
Sto dando un'occhiata ai prezzi, in effetti costa davvero poco. Certo, non me la sentirei di farmi un Torino-Roma da 12 ore, ma per le tratte più brevi ci farò un pensierino.
AliceOFM says
Sì dipende quanto ne vale la pena. Ora come ora mi farei 12 ore se il biglietto A/R venisse 5€ (Megabus mi ha abituata troppo bene)
La ragazza petite says
Guarda io l'ho presa un paio di volte questa compagnia per la tratta Napoli Roma e mi ci sono trovata benissimo, risparmiando pure tanto, ma probabilmente per un viaggio lungo non saprei…ho notato anche io che le soste sono davvero brevi quindi fisicamente sarebbe massacrante.
AliceOFM says
Dopo aver fatto Padova-Torino di notte (neanche sei ore, mica 12) mi sono detta MAI PIU', chè tra sonno e ragazza davanti a me con il sedile sul mio mento, è stata una fatica. Però ammetto che se i biglietti fossero quasi regalati, per una città che amo, forse un pensierino lo farei anche per le 12 ore…
Valentina says
Mai provato nemmeno io… e questo tuo post è interessantissimo, grazie!!! Il fatto che ci siano i bagni per muniti di vescica debole come me mi fa tirare un sospiro di sollievo, ahahahah 😀 Un abbraccio grande, buon weekend! <3
AliceOFM says
Io sono vescica di ferro quindi non li ho mai provati ma chi l'ha fatto non ne è uscito schifatissimo. Buon weekend anche a te!
Patalice says
ottimo post, come sempre utile davvero
AliceOFM says
Grazie Patalice!