Nella mia vacanza inadatta ho passato un giorno a Venezia: essendo a mezz’oretta di treno da Padova, perchè non farci un salto?
Ma io le cose le faccio bene, e quindi ho detestato anche lei.
Venezia.
La Julia Roberts delle città.
Il tiramisù delle città (e come puoi detestare il tiramisù?)
Ma voglio giustificarmi, perchè le mie motivazioni non sono poi assurde.
Le espongo per difendere il bellissimo ma -diciamocelo- un po’ sfigato capoluogo veneto.
D’estate è invivibile.
Ad agosto fa caldo ovunque, ma nella povera Venezia 30°C sono percepiti come 40; i canali hanno un fascino che non stancherà mai, ma l’umidità che creano è probabilmente seconda solo a quella di Assab.
Ed il sole, quello vergine da qualsiasi nuvola o foschia, si specchia nella laguna per tuffarsi a bomba dritto nelle tue cornee.
E i veneziani?
Esistono ancora o è una città vissuta da soli turisti?
Gomitate, attese, code, comitive, inconsapevoli photobomber.
Se credessi nel malocchio l’avrei lanciato a decine di persone; quindi mi sono limitata agli insultati mentali.
Certo, non ho contato che quando mi bloccavo a far foto in mezzo alla strada, quando mi sedevo sui gradini per riposarmi, quando sul battello riuscivo a trovare l’ultimo posto con la visuale migliore, probabilmente -in quanto turista- mi saranno piovute addosso maledizioni che si ripercuoteranno su di me per molti anni a venire.
E poi…
Perchè Venezia è Julia Roberts (e anche Julia Roberts avrà i suoi difetti).
Venezia puoi odiarla per i cinesi, americani, tedeschi, italiani che la rallentano.
Arrivi a detestarla per il caldo, il sole, l’afa.
Ma per ogni difetto che puoi trovare, Venezia si fa perdonare con altri dieci pregi.
Mantiene l’eleganza anche nelle calle in rovina e aumenta esponenzialmente il livello di romanticismo con le luci serali che brillano su ogni specchio d’acqua (la stanchezza della giornata non mi ha permesso di far foto con il buio).
Per noi che viviamo con la concreta certezza terrena sotto i piedi Venezia è un po’ come un parco dei divertimenti; esci dalla ordinaria passeggiata e navighi, cammini sospeso a pochi metri dall’acqua.
E’ caotica.
E turistica.
E umida
Ma ciò che ti rimane poi dentro sono le gondole, l’amore, le maschere dalle linee perfette, le righee, i rii.
Un fascino diverso.
Venezia è Venezia: a lei si perdona tutto.
Continua…con Burano e Murano.
Dolcemeringa Ombretta says
Conosco Venezia ci abito vicino e concordo la tua descrizione anche io la amo e la odio ma ha sempre il suo fascino:) il mio bimbetto adora l acqua e vorrei portarlo secondo me ne resta affascinato!
Un saluto e un bacio e complimenti per le foto
Alice - Operazione fritto misto says
Non puoi non rimanerne affascinato! 🙂
Manuela says
Bella e sfigata. Lo dico sempre anche io e mi scontro con chi afferma che non è malinconica. Ma dai! è tristissima, ma bellissima.
Grandi scatti Ali! 🙂
Alice - Operazione fritto misto says
La malinconia ha un grande fascino!
Clara pasticcia says
Fortissimo questo paragone con la Roberts … rende l'idea! Sono anni che non mi godo Venezia purtroppo. L'ultima volta non ero ancora mamma, ma sono stati 4 giorni stupendi con amici che vivevano lì quindi ho potuto apprezzare la città fuori dai soliti periodi 🙂
Un bacione Alice e a presto
Alice - Operazione fritto misto says
La Venezia quotidiana mi manca!
Roberta Morasco says
Io da buona veneziana DOC non posso che approvare Alice.
Venezia è unica davvero…io ci ho passata un'infanzia meravigliosa…ma era ben diversa da quella che tu hai descritto qui. 😉
C'erano i veneziani…adesso ce ne sono davvero troppo pochi.
Un baciotto..la prossima volta però se passi di qui fai un fischio! 😉