Questo sandwich con gli avanzi di pandoro e cioccolato non è la ricetta più adatta al regime dell’italiano medio nel periodo post natalizio. Ma la pubblico appositamente, dilungandomi nel ragionamento che segue perchè tanto la ricetta è intuitiva (se ti scoccio scorri direttamente verso il basso per il procedimento).Dicevo, ho deciso di non buttarmi sulle ricette detox, che tanto vanno in questi giorni, non perchè io ripudi l’alimentazione sana (sono pur sempre quella della colazione a base di porridge e della merenda con limonata allo zenzero e rosmarino), ma perchè da neanche due mesi ho cominciato una dieta di privazioni che, oltre ad insegnarmi quanto il mio stomaco e il cioccolato fossero legati da un profondo rapporto d’affetto, mi ha fatto rivalutare alcune cose che ci tengo a ricordare.
Vorrei ricordarti, ad esempio, quanto non sia così fondamentale il peso segnato sulla bilancia o il buco in più/in meno della cintura (non attacchiamo con il buonismo: è lapalissiano specificare che il sottopeso e il sovrappeso vadano marginati con uno specialista e una dieta sana, anche quando nelle proprie forme si vive bene.)
Mi riferisco all’accettazione, all’amore proprio, al vivere dando il giusto peso alle giuste cose.
Prendi me: ho avuto in regalo un metabolismo veloce, dei muscoli pigri e la propensione per frutta, verdura & junk food. Ho passato circa 25 anni della mia vita a piagnucolare perchè non ero mi vedevo abbastanza magra, e ne ho impiegati 26 per capire che necessitavo di una cosa chiamata “attività fisica”, che avrebbe contribuito a trasformare i miei muscoli in organi utili al miglioramento delle mie forme e del mio umore.
Poi c’è stato il crollo improvviso della salute, la scoperta di una malattia definita “cancro che non uccide”, i dubbi se operare, i dubbi se gli organi siano stati compromessi, le visite dolorose, gli esiti angoscianti, i dolori cronici e questa dieta come ultima spiaggia prima di un intervento che s’ha da fare.
In queste parole ci leggerai una spropositata autocommiserazione, o forse proverai dispiacere e un moto di solidarietà di spirito.
Ma la verità è che con questa storia voglio solo farti capire una cosa: IO HO FAME.
Ho fame perchè non mangio glutine, amidi, zuccheri raffinati, zuccheri naturali, frutta, latticini, carne.
Io ho fame, ma per un obiettivo. I chili presi si possono aggiustare, la salute persa no.
Per questo, come una vecchia nonna di altra generazione ti dico di mangiare bene, ma goderti la fetta di pandoro. Butta giù quintali di verdura, ma concediti qualche wafer.
Non tralasciare la tua dose di frutta quotidiana, ma non rinunciare mai alle patatine.
Stai attento a mantenere le cosce sode, la pancia piatta e il culo alto, ma goditi il piacere del cibo.
In poche parole, prenditi cura di te ma concediti qualche peccato. Anche a gennaio.
Bene, la predica è finita. Andate a mangiare in pace.
Questo sandwich non è che necessiti di grosse spiegazioni. E’ il modo più facile per finire in combo gli avanzi di pandoro e panettone di Natale e la cioccolata dell’Epifania. Nota di merito: funziona anche come naturale profumatore per l’ambiente.
Ingredienti
– fette di pandoro o panettone
– avanzi di cioccolata
Taglia due fette di pandoro o panettone.
Su una metti la dose e il tipo di cioccolato che preferisci, poi ricopri con l’altra metà.
Scalda un pentolino antiaderente a fuoco medio-basso e adagia sopra il tuo sandwich.
Fai cuocere circa 1 minuto per lato o finchè non si dora la superficie.
Servi ancora caldo.
Alcune note
Non è necessario ungere la padella: il pandoro/panettone ne contiene già a sufficienza perchè non si attacchi.
aldabra72 says
penso spesso che potrei rinunciare alla carne, con difficoltà al formaggio, ma al cioccolato no! poco, di quello buono, ogni tanto… (vorrei provare la versione salata del sandwich col pandoro, ho visto Picchi in tv proporlo con il prosciutto!)
Alice says
Ottima idea. Io amo il contrasto tra dolce e salato! Grazie.
Francesca says
Alice…intanto ti abbraccio forte e incrocio le dita per te. In secondo luogo ti dico Grazie per averci fatto riflettere su quanto dobbiamo volere bene al nostro corpo, senza privarlo di nulla. La ricetta è fenomenale, pur nella sua semplicità. Un bacio grande ❤
Alice says
E’ un discorso banale ma facile da “interiorizzare” una volta superata la barriera della non salute; ed è un peccato. Ma l’importante è mantenere un giusto equilibrio.
Grazie 🙂
Pier(ef)fect says
Sono totalmente d’accordo con te. Vivere di privazioni secondo me è folle. E poi ci sono tante persone che come te ci sono in parte costrette a convivere con delle privazioni che possono capire bene cosa significhi.
Mi piace molto la tua idea di riciclo ma ti confesso che noi non abbiamo avanzi. Anzi acquistiamo i pandori adesso in offerta per farci il tiramisù. Che più che un peccato è l’inferno intero.
Baci!
Alice says
Allora mandami una fetta di tiramisù con il pandoro e io ti mando un piatto di pasta DI lenticchie (lo so, non è uno scambio equo ma tanto non sono io a perderci ;D)
Pier(ef)fect says
ahahha mi va bene!