L’inizio di un post dovrebbe sempre catturare la curiosità del lettore, ma io sono una pessima proprietaria di blog quindi ti dico che questo mese ho visto poco e letto ancora meno.
Perchè ho fatto tanto, anche se non saprei dire cosa.
Per dirla alla Pinterest, ho semplicemente vissuto.
LIBRI
“Momenti di trascurabile felicità”, di Francesco Piccolo, su di me ha avuto lo stesso effetto di “Momenti di trascurabile infelicità”: una pagina mi ha fatta sorridere, la seguente mi ha annoiata. Sono libri da pendolari, perchè non richiedono impegno, concentrazione o tempo.
Se del cinema di interessa solo l’azione degli occhi che osservano il susseguirsi di fotogrammi allora lascia perdere le prossime righe, altrimenti ti consiglio “Lezioni di regia” di Dario Tomasi, critico cinematografico nonché mio docente di Storia del cinema ai tempi dell’università. In questo libro si analizza la regia in modo molto tecnico, ma trattandosi di film si può tranquillamente affrontare in modo interattivo con la visione degli stessi. Se la lettura non è indirizzata al mero superamento di un esame, sarà ulteriormente interessante per scoprire i grandi classici del cinema.
Attenzione: una volta finito non riuscirai più a guardare un film senza analizzarne lo stile.
FILM
“Invito a cena con delitto” era un film che volevo vedere da
tempo e che da tempo scordavo di vedere. Poi Patalice ne ha scritto, me lo sono
segnato, e per entrare nel giusto mood ho colto l’occasione di una sera di
temporale per guardarlo.
tempo e che da tempo scordavo di vedere. Poi Patalice ne ha scritto, me lo sono
segnato, e per entrare nel giusto mood ho colto l’occasione di una sera di
temporale per guardarlo.
Le storie in cui diversi personaggi si ritrovano riuniti in
una casa avvolta dalla notte tempestosa, mi hanno sempre affascinata; la trama
si sviluppa proprio su questo soggetto: i cinque investigatori più famosi al
mondo vengono invitati da un milionario nel suo castello avvolto dalla – strana
– notte tempestosa, e una sfida li porterà ad indagare su un delitto avvenuto
durante la cena.
una casa avvolta dalla notte tempestosa, mi hanno sempre affascinata; la trama
si sviluppa proprio su questo soggetto: i cinque investigatori più famosi al
mondo vengono invitati da un milionario nel suo castello avvolto dalla – strana
– notte tempestosa, e una sfida li porterà ad indagare su un delitto avvenuto
durante la cena.
Il bello del film è che si tratta di una parodia dei
classici gialli, con personaggi ridicoli e un umorismo costante.
classici gialli, con personaggi ridicoli e un umorismo costante.
Sulla destra una giovane Maggie Smith e il non ancora Tenente Colombo – Credit: kinovoid.com |
“Il condominio dei cuori infranti” è stata la mia unica
occasione per sfruttare i Cinema Days. La Littizzetto l’aveva consigliato a chi
avesse apprezzato “Dio esiste e vive a Bruxelles”, così mi sono sentita invitata alla visione. E invece mi ha
delusa. Non capisco tutt’ora se mi sia sfuggito un senso recondito o se sia un
film che mostra, in modo semplice, i primi approcci di tre personaggi dello stesso
condominio, con altrettante figure molto diverse tra loro.
occasione per sfruttare i Cinema Days. La Littizzetto l’aveva consigliato a chi
avesse apprezzato “Dio esiste e vive a Bruxelles”, così mi sono sentita invitata alla visione. E invece mi ha
delusa. Non capisco tutt’ora se mi sia sfuggito un senso recondito o se sia un
film che mostra, in modo semplice, i primi approcci di tre personaggi dello stesso
condominio, con altrettante figure molto diverse tra loro.
Non è un no categorico ma si poteva fare di meglio.
Credit: filmtv.it |
Una decina di anni fa ho scoperto Frida Kahlo; ne avevo
sentito parlare ma senza mai interessarmici troppo. Poi, durante un Salone del
Libro, ho notato la copertina di “Viva la vida” di Pino Cacucci (consigliatissimo):
l’ho comprato, letto in una giornata e trasformato la figura di una semplice
pittrice messicana in quella di una musa. Per non rischiare di dilungarmi
troppo aggiungo solo di aver visto “Frida”, il film del 2002 con protagonista
Salma Hayek: è leggero ma perfetto per farsi un’idea generale sulla vita della
Kahlo e delle sue opere.
sentito parlare ma senza mai interessarmici troppo. Poi, durante un Salone del
Libro, ho notato la copertina di “Viva la vida” di Pino Cacucci (consigliatissimo):
l’ho comprato, letto in una giornata e trasformato la figura di una semplice
pittrice messicana in quella di una musa. Per non rischiare di dilungarmi
troppo aggiungo solo di aver visto “Frida”, il film del 2002 con protagonista
Salma Hayek: è leggero ma perfetto per farsi un’idea generale sulla vita della
Kahlo e delle sue opere.
La scena in cui Frida dipinge “The broken column” – Credit: alexkittle.com |
CIBO
E’ l’anno degli avocado toast. Tutti li chiedono, tutti li
vogliono. Io li ho fatti, di quattro tipi. Su Instagram hanno raggiungo una
cifra di cuori per me irraggiungibile con tutte le foto pubblicate fin’ora. Ah,
il fascino dell’avocado.
vogliono. Io li ho fatti, di quattro tipi. Su Instagram hanno raggiungo una
cifra di cuori per me irraggiungibile con tutte le foto pubblicate fin’ora. Ah,
il fascino dell’avocado.
E poi quella che rimarrà la mia scoperta dell’anno: i
biscotti magici di Nutella con un solo ingrediente, cioè lei stessa. In un quarto d’ora
apri la dispensa, impasti, inforni e mangi. Se te li sei persi li trovi qui.
biscotti magici di Nutella con un solo ingrediente, cioè lei stessa. In un quarto d’ora
apri la dispensa, impasti, inforni e mangi. Se te li sei persi li trovi qui.
APP
Senza intenzioni sono finita sul blog di una ragazza
americana che consigliava un’app per imparare a correre. Con qualche ricerca ho scoperto il mondo dei runners, che non sono tutti corridori nati con il pantaloncino stretto e il cardiofrequenzimetro al polso, anzi, tanti sono passati dalle
maratone di serie tv a quelle propriamente dette. Io non pretendo che diventi una passione alla Murakami, ma non mi dispiacerebbe muovere un po’ i miei
confini fisici che cominciano a puntare il terreno.
americana che consigliava un’app per imparare a correre. Con qualche ricerca ho scoperto il mondo dei runners, che non sono tutti corridori nati con il pantaloncino stretto e il cardiofrequenzimetro al polso, anzi, tanti sono passati dalle
maratone di serie tv a quelle propriamente dette. Io non pretendo che diventi una passione alla Murakami, ma non mi dispiacerebbe muovere un po’ i miei
confini fisici che cominciano a puntare il terreno.
Quindi ho scaricato 5Krunner un’app gratuita che promette di
insegnarti a correre per 5 Km filati in 8 settimane: ci sono 3 allenamenti settimana, per 30 minuti ciascuno di corsa alternata a camminata. Sono alla “week
2, day 1” e con infinita fatica ce la sto facendo (la corsa effettiva per ora è
di 8 minuti…come farò ad arrivare a 30???)
insegnarti a correre per 5 Km filati in 8 settimane: ci sono 3 allenamenti settimana, per 30 minuti ciascuno di corsa alternata a camminata. Sono alla “week
2, day 1” e con infinita fatica ce la sto facendo (la corsa effettiva per ora è
di 8 minuti…come farò ad arrivare a 30???)
Un’altra app, a pagamento però, è Couch to 5K, che immagino
essere la versione originale di quella che utilizzo io. Valeria di gynepraio.it ne
ha scritto anche alcuni post che ti consiglio di leggere nel caso volessi avvicinarti
a questo mondo ma sei convinto sia impossibile lasciare il divano per mezz’ora.
essere la versione originale di quella che utilizzo io. Valeria di gynepraio.it ne
ha scritto anche alcuni post che ti consiglio di leggere nel caso volessi avvicinarti
a questo mondo ma sei convinto sia impossibile lasciare il divano per mezz’ora.
Il tuo aprile spero sia stato più interessante del mio. Consigli?
leparoleverranno says
Ad aprile ho visto due film di cui tu avevi scritto proprio in questa tua rubrica: "Il caso spotlight" che non mi ha molto entusiasmato ne coinvolto, e "The Danish Girl" che invece ho ADORATO! Alla fine ho pianto come una fontana… Fotografia stupenda, attori strepitosi, era da tempo che non mi capitava di vedere un film così!
Per la corsa, sto aspettando con grande ansia settembre quando VV andrà alla scuola materna e io ritornerò padrona della mia vita. Quando sono rimasta incinta mi stavo allenando per la mezza maratona; l'unica cosa che ti posso dire è di non mollare, il fattore psicologico nella corsa è tutto, sei tu che decidi quanto correre ed è sufficiente allungare i tempi un pochino alla volta. Personalmente, una volta allungato la distanza, avevo notato che il mio fisico ci metteva due settimane ad abituarsi, dopo di che potevo aumentare nuovamente. Un'altra cosa che mi aveva aiutato a farmi il fiato all'inizio era stato il nuoto e, inoltre, correre non solo in pianura ma con diversi dislivelli (dove abito è obbligatorio, esco di casa e sono in salita…) Adoro la corsa, come mi rilassa e libera la mente lei, non ci riesce nessun'altro sport.
Scusa, ho scritto un tema… Francesca
AliceOFM says
Ma che scusa! Piuttosto grazie perchè mi hai dato un po' di carica, che stavo già perdendo dopo aver notato la fatica che continuo a fare (ho iniziato da una settimana…faccio ridere).
Avevo letto questa teoria di variare la pendenza e l'intensità ma pensavo fosse una roba esagerata. Domani mi sa che provo.
Grazie ancora per i consigli!
Anna Luisa e Fabio says
Sempre interessanti queste tue riflessioni. A noi ultimamente è piaciuto molto Perfetti sconosciuti e da poco siamo andati a vedere Lo chiamavano Jeeg Robot, un po' insolito per il nostro cinema, originale, a tratti forte ma anche con scene che allo stesso tempo facevano ridere. Ancora ho il giudizio sospeso.
Per la corsa invece, ti consiglio di non mollare, vedrai che una volta preso il ritmo, ne avrai sempre più voglia e tutto verrà di conseguenza e correre per mezz'ora non ti sembrerà più questa cosa impossibile 🙂
AliceOFM says
Ecco, ho dimenticato "Perfetti sconosciuti". Mentre "Lo chiamavano Jeeg Robot" è tra quelli che devo vedere e che non guardo.
Grazie per lo stimolo alla corsa, mi è d'aiuto!
La Folle says
Che figata la app per correre D: ti direi che voglio provarla, ma sto attraversando un periodo pieno di incazzature e a stento riesco a convincermi a muovere le chiappe in direzione della palestra. I dolci alla Nutella sono in lista d'attesa, magari li preparo domenica per consolarmi di questa settimana che sembra tremenda. L'avocado purtroppo non mi piace 🙁
AliceOFM says
Se il periodo è nero io l'app te la consiglio ancora di più: non è semplice iniziare (nè continuare), ma io sto iniziando molte cose nel momento più difficile della mia vita, e sono un salvavita.
E' faticoso e a volte ti domandi chi te lo faccia fare, ma le distrazioni complicate sono quelle che, una volta iniziate, ci spronano maggiormente.
Provaci 😉