I flashback dovuti al web…
Mi è capitato di leggere questo articolo di Hostelworld e rendermi conto che davanti ad un buffet intercontinentale di dolci, mi lancerei ad angelo su quelli nordeuropei.
E lì mi sono accorta che tra pochi giorni, cinque anni fa partivo per una fredda vacanza danese.
Avevamo scelto Copenhagen un po’ a caso, vuoi per la casa economica (puoi dire no a 800€ a testa da dividere in 8 per cinque giorni?) vuoi per una fuga tra amici, visitandola un po’ inconsapevolmente, senza troppe informazioni o ricerche.
A volte agire con leggerezza può far bene, perchè l’ignoto non regala solo delusioni; a me è successo esattamente questo con la capitale dei capelli biondi e degli occhi di ghiaccio.
(A proposito…mica sapevo che il livello di figaggine danese fosse così alto; chè ti studi l’outfit con strati di collant-copricollant-jeans-maglietta-maglia-maglione-felpa-cappello-sciarpa-guanti, pensando pure di essere presentabile, per poi ritrovarti in quelle passerelle quotidiane che sono le vie della città. Non che sia un motivo per scegliere Copenhagen, ma è giusto sapere che una gamba danese corrisponde a mezza italiana).
Scemenze a parte. la città è molto diversa da ciò a cui si è abituati in Italia: ritmi lenti e modernità nella giusta dose.
Le giornate appaiono più corte per le poche ore di luce invernali, ed effettivamente lo sono anche per chi ci abita, visti gli orari dei negozi che, mediamente, vanno dalle 09.00/09.30 fino alle 17.30/18.00.
Vivere il buio a cinque giorni dal Natale non può che essere magico; nell’acqua si specchiano le luci che costeggiano i canali, nei locali risuona il relax di fine giornata.
![]() |
Nyhavn Canal, il più famoso della città |
Una delle cose che preferivo era osservare le case (cosa evidentemente inusuale tra gli abitanti, vista la quasi totale mancanza di tende anche a pian terreno); i quartieri di periferia, che di giorno erano neve sporca e solitudine, di pomeriggio spogliavano gli appartamenti nella loro intimità serale, fusa con l’arredamento nordico, e nei giardini gli alberi erano impeccabilmente ricoperti di luminarie (mi pento ancora di non aver fatto foto nella zona dove alloggiavamo).
Se pensi a Copenhagen sono certa che una delle prime cose che ti verrà in mente è La sirenetta che, a quanto pare, ha deluso le aspettative dei miei amici; io non immaginavo nulla di diverso da ciò che è: una piccola statua nel porto, importante in quanto simbolo però della città.
E proprio sul corso che prende il nome del creatore del personaggio acquatico, Hans Christian Andersen, troverai la statua dello stesso osservare la scritta Tivoli, gli omonimi giardini/parco dei divertimenti; una tappa obbligatoria ancora di più se capiti verso dicembre: luci e luci e luci. Noi lo abbiamo girato con la neve, il profumo di arachidi pralinate ed il Natale negli occhi. Cosa chiedere di più?
![]() |
Uno spuntino per affrontare le (costosissime) giostre |
Per un’immersione nell’arte (e sì, una pausa dai -5°C) abbiamo visitato lo Statens Museum For Kunst, la Galleria Nazionale danese che ospita opere di artisti famosissimi tra i quali Rembrandt, Picasso, Tintoretto.
Lì mi sono innamorata delle luci del quadro di Krøyer che solo dal vivo rendono l’idea (e ovviamente “Alice” di Modigliani).
Uscendo (vedi l’immagine sopra) si nota la scritta “You are now entering the EU” –non “Ell”, come potrebbe sembrare- per sottolineare l’indipendenza della cittadina.

Uno di quei posti che mentre lo lasci ti fa dire “Sì, ci tornerò”.
L'ho visitata d'estate ed il pensiero che ho avuto quando l'ho lasciata è che mi piacerebbe molto rivederla d'inverno, semmai proprio nel periodo natalizio e con la neve.
Splendida città.
Fabio
E' un di quelle città da vedere in inverno ed estate!
Interssante, ci andro' per la prima volta a gennaio e sono informazioni utili!
Spero ti tornino utili!
Che voglia di Copenhagen!! Abbiamo riso tanto al tuo "livello di figaggine danese" lo terremo presente!
Non sottovalutatelo 😀
Quanto mi piacerebbe andare a Copenhagen! Non ci sono mai stata, uff!
Sogno di vedere la "piccola" Sirenetta da quando ero bambina e sono certa che non mi deluderà, nonostante le dimensioni 🙂
Bel post Ali 🙂
Credo fossero proprio le dimensioni ridotte ad averli delusi, quindi 😉
Un abbraccio
Quando scopro un nuovo blog controllo se chi lo scrive è stato/a in scandinavia. Ed eccoti :-). Un saluto dalla Svezia!
Dalla Svezia, che bello!