L’inizio del 2019 è stato un momento felice guastato da un’ingiustizia colossale che resterà (solo giuridicamente) impunita.
Come una bella foto scattata con il telefono e un dito che spunta nell’angolo, o una vacanza al mare che termina in un giorno di nuvole: non rovinano ma incrinano.
E dire che non pretendo la fiaba di Cenerentola, anche perché non sprecherei una zucca trasformandola in carrozza ma la cuocerei al forno, e così la mancanza di mezzo di trasporto sarebbe la scusa ideale per evitare la confusione del ballo. Però una fata madrina che trasformi lo stress in, chessò, centimetri di stacco di coscia, non la disdegnerei.
Ho anche iniziato a pensare che il periodico scombussolamento della mia vita si confaccia alla mia persona: i rari momenti di totale calma piatta li ricordo come i più noiosi mai vissuti, dunque non sono tagliata per una staticità spirituale.
C’è solo il non trascurabile effetto collaterale che si manifesta con il morale a terra. Lo raccolgo, ma ogni volta devo trovare nuovi stimoli positivi che mi regalino voglia e forza di abbandonare il divano e spingermi sul portone di casa. E ora, d’istinto, sarei tentata di chiudere con un nesso banale tra il mio essere giù di morale ed il dessert protagonista del post. Eviterò (ma un buon dolce, comunque, aiuta sempre).
Tiramisù senza uova per 4 persone
- 250 g di mascarpone
- 200 g di panna da montare fredda
- 100 g di zucchero a velo
- 250 g circa di savoiardi (qualcosina in più o qualcosina in meno in base al rapporto con la crema)
- cacao amaro e caffè q.b (circa una decina di tazzine)
Nella planetaria (o con un frullino elettrico) monta la panna fredda con lo zucchero a velo.
Nel frattempo in una ciotola lavora con una spatola il mascarpone perché diventi morbido e prepara il caffè.
A questo punto dovresti aggiungere la panna al mascarpone con la delicatezza del famoso movimento dal basso verso l’alto: ottimo se hai questa pazienza che io, due volte su tre, non ho; poco male perché quelle due volte su tre, quando la panna è ben montata, unisco il mascarpone lavorato una spatolata alla volta e lascio montare ancora un po’. I puristi si scandalizzeranno, ma i palati dei miei assaggiatori ufficiali hanno sempre gradito la consistenza leggera.
Infine assembliamo: parti con uno strato sottile di crema, una nevicata di cacao, il primo livello di savoiardi bagnati nel caffé freddo (vedi note) e così via fino a che non avrai terminato il tutto.
Conserva il tiramisù in frigorifero fino al momento di servire.
Alcune note
Non ho nulla contro l’utilizzo di uova crude nella crema per il tiramisù. Questa versione è semplicemente più veloce e digeribile.
La consistenza della crema è compatta e leggera. Odio i tiramisù brodaglia.
MAIMAIMAI bagnare i savoiardi nel caffè ancora caldo. La temperatura scioglierebbe subito lo strato esterno impedendo all’interno di impregnarsi il giusto, rendendoli mollicci fuori e asciutti dentro.
Come sempre, più fai riposare il tiramisù in frigorifero più gli ingredienti si fonderanno per creare una magia dalla consistenza ideale ed un sapore perfettamente equilibrato.
Fabio says
Effettivamente se ci pensiamo un po’ è così. i momenti di calma piatta non ci dano niente, nel bene e nel male. Però alle volte davvero che tristezza, di alcune cose ne faremmo volentieri a meno. Del tiramisù invece mai.
Alice says
Il tiramisù ci salverà.
Simona says
Mi piace questa versione senza uova, ma ora che ci penso il tiramisù mi piace in qualsiasi versione 🙂
Alice says
Penso sia difficile trovare una versione non buona del tiramisù.