“Fai domani quello che non hai voglia di sorbirti oggi” è, o è stato, il motto di tanti.
Parola d’ordine: rimandare o temporeggiare. Cazzeggiare, per i francesi.
Ma capiamoci, non è solo questione di pigrizia, di carente forza di volontà generatrice di giramento di pollici e sbuffo facile.
Esiste anche la procrastinazione indotta dalla paura, una paura con il duplice compito di salvagente e àncora: protegge dai fallimenti, ostacola i successi.
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