“Chi ben comincia è a metà dell’opera” è il motto che cozza con qualsiasi essere pigro e disorganizzato.
Se vivi con il corpo sulla superficie terrestre e la testa tra le nuvole, questa è una frase priva di fondamenti: oggi c’è l’impegno in un lavoro, domani divano e serie tv.
Questo per giustificarmi: se nel riassu-mese di gennaio ho scritto di tre libri letti, questo mese sarò un po’ stitica. Infatti…
LIBRI
A febbraio io e Cassano abbiamo finito lo stesso numero di letture.
Zero.
Dopo aver amato lo scorso mese “Norwegian Wood“, sempre di Murakami ho iniziato “Kafka sulla spiaggia” procedendo a rilentissimo. L’inizio è stato difficile: i capitoli procedono saltellando tra tre storie che solo ora, a poco meno di metà libro, cominciano ad avere un minimo senso – per quanto mantengano un tocco di assurdo. Ed è da qualche decina di pagine che ho cominciato ad appassionarmi. A fine marzo ti saprò dire.
FILM
Nel riassu-mese precedente ho dimenticato diversi film che avevo visto. Sicuramente lo farò anche con questo (cosa dicevo della testa tra le nuvole?)
Come ho già scritto, amo il cinema franco-belga e per non smentirmi ho visto “Niente da dichiarare?“, un film del 2010 ambientato tra 1992 e 1993, anni in cui con la nascita dell’Unione Europea scomparvero le dogane. I protagonisti sono, appunto, due doganieri, un francese, e un patriottico belga che non ha alcuna intenzione di collaborare con il collega gallo nel nuovo incarico ricevuto. Di mezzo c’è una storia di contrabbando di droga e una d’amore “interrazziale“.
Una perfetta commedia senza lode nè infamia: a tratti lenta, a volte divertente e leggermente paradossale (il protagonista belga usa la pistola come se lanciasse coriandoli).
Il belga e il francese. Credit: d.repubblica.it |
“I segreti di Osage County“è stato una delusione immensa. Ammetto di averlo visto principalmente per Benedict Cumberbatch (chè se avessi 15 anni probabilmente mi definirei una cumberbitch come fanno le sue fan, ma ne ho quasi 13 in più e non è il caso – non lo è, vero?)
Fatto sta che sono state due ore e dieci minuti ricchi di una noia mortale.
Trama (armati di Google per riconoscere alcuni personaggi). Meryl Streep è malata di cancro, e ha tre figlie: Julia Roberts, la figlia di Geoffrey Lewis e un’altra attrice di poco conto. Julia Roberts, sposata con il fedifrago Ewan McGregor, ha come figlia una cresciuta e semi-tossica Little Miss Sunshine, che a momenti se la fa con il suo migliore amico del ’97, Dermot Mulroney.
Meryl, che non ho capito se è stronza per malattia o per indole, porta marito a compiere una certa azione che riunirà tutta la famiglia, compresi zii e cugino Sherlock (ripreso troppo poco).
Il problema di questo film è che, nonostante alcuni colpi di scena, le azioni sono spalmate in due ore condensabili in una; toh, facciamo una e mezza.
La fotografia non è per niente male nella sua classicità, e la palette di colori utilizzata è stata l’unica la cosa che ho apprezzato maggiormente. Stop.
Credit: brightestyoungthings.com |
Visto che i miei weekend sono sempre all’insegna della movida, per non smentirmi sabato sera ho guardato da sola “The danish girl“. La trama è abbastanza nota: prende spunto dalla vera storia di Lili Elbe, un’artista di inizio ‘900 considerata la prima transessuale della storia, che affronta il passaggio da sesso di nascita a sesso reale con l’aiuto della moglie Gerda.
Ad impersonare la protagonista è Eddie Redmayne, vincitore dell’Oscar 2015 come miglior attore per aver interpretato Stephen Hawking ne “La teoria del tutto“, e nominato per la stessa categoria anche quest’anno. Sappiamo com’è andata a finire, ma personalmente ho trovato che la sua esecuzione sia stata di gran lunga migliore rispetto a quella del nostro carissimo Leo; ho delle riserve nei confronti di Redmayne: non lo trovo eccelso, con quella leggera mimica da problematico che mantiene in ogni film; questo ruolo gli ha però dato la possibilità di mostrare capacità recitative che a Leo erano limitate a freddo-male-freddo-fame.
L’uso dei colori…wow! Credit: vulture.comvulture.com |
Sono però rimasta molto colpita dalla mimica impercettibile, ma estremamente espressiva, della prima scena rivelatrice, con il vestito da ballerina.
Interpretazione a parte, ho trovato il film più scorrevole di quanto immaginassi, e magnifico l’utilizzo dei colori per scenografie e costumi.
Ah, enorme nota di merito ad Alicia Vikander che interpreta la moglie di Einar Wegener (nome di nascita di Lili Elbe), vincitrice dell’Oscar come migliore attrice non protagonista.
Ho visto qualche altro filmetto, tipo Il fascino indiscreto dell’amore, ma non mi hanno entusiasmata abbastanza da scriverne.
SERIE TV
A gennaio ho seguito una dieta detox di telefilm. E’ durata poco.
The walking dead con la puntata 6×09 (Nessuna via d’uscita), mi ha lasciata a bocca aperta. Ricordo che prima di cominciarlo non riuscivo ad immaginare come potesse procedere una serie sugli zombie. Ora non vivo senza morti che camminano.
Ho ripreso anche Homeland, il telefilm più ansiogeno che esista, e New Girl, anche se le puntate dell’ultima stagione senza Jess, a causa della gravidanza dell’attrice, non mi stanno facendo impazzire.
Io e Nick Miller andremmo d’accordo. Credit: BuzzFeed.com |
VARIE DEGNE DI NOTA
Ho cominciato a visitare Padova, e questo mi ha fatto capire quanto amo Torino (sebbene Padova mi stia piacendo).
A quattro giorni dalla chiusura sono riuscita ad andare alla mostra su Monet alla GAM di Torino; avevo visto tutti i quadri all’Orangerie di Parigi, ma già che erano all’ombra della Mole…
Nota di fine febbraio che ha innalzato il livello di tutto il mese: Leonardo DiCaprio ha vinto l’Oscar. Come ho già scritto, non l’ho trovato giusto; ma ha origini italiane: chissene frega del merito. Bravo Leo!
E ora veniamo a noi: libri e film con cui riempire marzo? E quelli con cui hai terminato febbraio?
Manuela Vitulli says
credo che Leo abbia vinto la statuetta per ovvi motivi.. volevano evitare di perdere un attore illustre a Hollywood 😀 Comunque adoro i tuoi riassumese <3 baciotti
AliceOFM says
Meglio non rischiare! Grazie Manu :*
Pier(ef)fect says
I segreti di Osage County è stato una delusione anche per me. Troppo noioso, urla cacciate qui e lì, e una storia a cui bastava un'oretta per essere spiegata.
New Girls non lo seguo da molto, mi aveva stancato. Mi è spiaciuto non passar da Padova quando potevo. Ma passerò da Torino, ce l'ho proprio nel cuore!
AliceOFM says
Concordo pienamente con "le urla cacciate qui e lì". Se passi da Torino fai un fischio 🙂
leparoleverranno says
Già ora del Riassu-mese?! Come vola il tempo!
Povero Leo, con tutte le prese in giro che sta ricevendo, una statuetta difficile da godere appieno…
Un buon proposito per marzo potrebbe essere quello di tornare al cinema, non ricordo più quand' è l'ultima volta che ci sono stata. Mi piacerebbe vedere "The Danish Girl" e "Room" ma, quest'ultimo non so se ce la faccio, sono una fifona… Baci, Francesca
AliceOFM says
Ho letto che "Room" è davvero intenso. Prova con "The Danish girl", toccante ma non esageratamente!
Kanachan says
La mostra su Monet l'ho vista a ottobre, mi è piaciuta molto… e dopo 20 giorni sono tornata anche al Museo d'Orsay per chiudere il cerchio, diciamo così!
Visto anche The Danish Girl e condivido il tuo giudizio… per quel che riguarda le serie tv… io mi sto appassionando a "Le regole del delitto perfetto" e "The Royals", che uso come guilty pleasure!! 😉
Buona serata
AliceOFM says
Anche tu mi dici di "Le regole del delitto perfetto" e "The Royals"! Il primo l'ho iniziato ma non mi ha preso moltissimo. Mi sa che lo continuerò e comincerò il secondo 🙂 grazie del suggerimento!
Anna Luisa e Fabio says
Devo dire che ultimamente faccio molta fatica a leggere anche io e me ne dispiace molto.
Mi piace questo post riassuntivo, comunque è un modo anche per farsi conosceremeglio, con i propri interessi e gusti.
Fabio
AliceOFM says
Sono felice ti piacciano questi post (e tranquillo, abbiamo tutti periodi no con la lettura!)
Anelloapois says
Finalmente è toccato a Leo vincere l'Oscar, questa è stata una grande soddisfazione.
Il mio febbraio è terminato con alcuni film del 2015 che non ero riuscita a vedere al cinema come Adaline che mi è piaciuto molto, e tanti horror di cui sono appassionata ma che poi non mi fanno dormire.
Continuerò a macinare puntate di Grey's Anatomy per rimettermi in pari col mondo anche questo mese, per i libri sono nel vuoto totale..non ne trovo uno che mi colpisca da un bel po'.
AliceOFM says
Non dirmi di Grey's Anatomy, che ho ripreso negli ultimi giorni ('sta povera Meredith…)
Mentre gli horror li ho lasciati a 16 anni: dopo due di forte amore per il genere, ho visto "The ring" che mi ha segnata; per i sei mesi successivi ho dormito a singhiozzo dalla paura!
La Folle says
The Danish girl inizia decisamente a incuriosirmi, ormai ne parlano tutti e ammetto che non mi ero ancora interessata troppo alla sua trama. Riguardo altri film, abbiamo gusti decisamente diversi. 🙂
Parlando di libri, come ho già detto ho finito il primo volume de Il trono di spade e voglio prendere il secondo anche se, avendo già visto la serie tv, so già di cosa si andrà a parlare. Nel frattempo ho iniziato La mia Londra, libro di Simonetta Agnello Hornby che parla della capitale inglese vissuta da un'italiana espatriata: per ora ti dico che è scorrevole, ma non mi sono ancora fatta un'idea precisa.
AliceOFM says
"La mia Londra" devo averlo: ho un debole per la capitale inglese, e mi piacerebbe leggere una testimonianza del genere. Quindi lo comprerò sicuramente! Grazie la Folle 🙂